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Il Rifugio Baita Cassinnelli con la Presolana alle spalle |
Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Presolana Provincia: Bergamo Punto di partenza: Passo della Presolana (q. 1297 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1225 m - Totale: 2450 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Il Pizzo della Presolana è la montagna più famosa della bergamasca. Domina sulla Val di Scalve tra i paesi di Colere, Castione e Dezzo di Scalve. La via qui descritta è, alpinisticamente, la più semplice per raggiungere la vetta di una delle montagne più belle delle Alpi Orobie Bergamasche.
Si lascia l’auto alla caratteristica chiesetta nei pressi del Passo della Presolana e si segue una stradetta che ci porta al rifugio Baita Cassinnelli in poco più di trenta minuti. Dal rifugio si seguono le indicazioni fino al Bivacco Città di Clusone e alla sovrastante Cappella Savina; qui si devia a destra sull'ampio ghiaione che porta con ripida salita a un bivio con cartello per la Grotta dei Pagani a destra.
Dalla grotta parte il tratto più impegnativo all'interno di canaloni ricchi di neve fino a stagione inoltrata. Si sale seguendo i bolli rossi con facile e divertente arrampicata (I, massimo II+). La tipologia dolomitica della roccia offre molti appoggi e durante la salita si incontra un passaggio attrezzato con catena e alcuni fittoni per un’eventuale utilizzo di corda. Terminato il tratto più impegnativo si giunge sulla cresta che si percorre in direzione dell’evidente croce di vetta.
DETTAGLI DELLA SALITA e AGGIORNAMENTI:
Dalla Grotta dei Pagani andare verso destra (guardando la grotta) per ampio terrazzo di ghiaie fino a una paretina articolata con un canale, risalirlo (25 m, II, 1 anello su spit a 2/3 e un anello cementato all'uscita sulla destra), proseguire per pendio di roccette verso sinistra risalendo un diedrino appoggiato sulla sinistra o direttamente le rocce al centro del pendio sottostante una grossa caverna nella parete (30 m, I+/II), quindi piegare a sinistra verso un evidente camino-canale. Risalirlo fino al forcellino di uscita con spuntone (10 m, II+) e anello cementato in alto a destra sulla parete, quindi traversare per pochi metri verso sinistra (un po' esposto ma appigliato) scendendo dentro a un canale con di fronte una paretina con catena. Risalire la paretina inizialmente strapiombante aiutati dalla catena (faticoso) e le successive rocce verso sinistra e poi destra uscendo sulla cresta (II). Risalire tutta la dorsale rocciosa con divertente arrampicata seguendo i bolli rossi e incontrando uno spit con anello sulla sinistra a ca. 1/3 di lunghezza della dorsale, un anello cementato a 2/3 e un altro anello cementato alla fine sulla sovrastante parete (75 m, I+/II). Piegare a sinistra per il largo cengione detritico e seguirlo (un breve passo per abbassarsi a sinistra in un tratto roccioso, attenzione) fino a una parete che sbarra l'accesso al canalone superiore separato in due da un alto torrione. Risalire la parete sul più basso lato destro (II+) o circa al centro fino a un anello cementato (15 m, II+), quindi piegare a destra e poi sinistra lungo una rampa di roccette e ghiaie con a destra una bassa fascia rocciosa con 1 anello cementato e un anello su spit. Proseguire lungo tutto l'ampio pendio roccioso piegando man mano verso destra (sulla sinistra si trova una piccola croce su un'anticima) fino a raggiungere la cresta (ca. 150 m, I+). Seguire la cresta con qualche passaggio un po' esposto alternando tratti a destra e a sinistra del filo fino a raggiungere la croce di vetta (ca. 80 m, I).
(Roberto Ciri - 03/12/2017)
Come per la salita. La discesa risulta in alcuni tratti molto impegnativa e potrebbe essere necessario ricorrere all'aiuto di una corda.
DETTAGLI DELLA DISCESA e AGGIORNAMENTI:
Come per la salita fino all'anello cementato alla sommità della parete sopra il cengione, da conviene effettuare una calata a corda doppia fino al pendio di ghiaie sopra il cengione (25 m). Tornare alla dorsale rocciosa e scendere fino all'intaglio sopra la paretina con catena (I+/II) e scendere da qui nel canale (più rischioso in discesa), oppure giunti all'anello cementato a 2/3 della dorsale effettuare una calata di 25 m ca. o scendere ancora fino allo spit con anello a 1/3 della dorsale. Giunti qui conviene effettuare una calata in doppia sulla sinistra (faccia a valle) direttamente dentro il canale della paretina con catena arrivando poco sopra la base della paretina (30 m, meglio con una corda da 60 m). Riattraversare verso sinistra fino al forcellino e da lì discendere il camino-canale o effettuare una calata in doppia dall'anello cementato sulla parete in altro a sinistra, faccia a valle (25 m). Scendere come per la salita (eventuale altra doppia da uno spuntoncino sulla sinistra scendendo per evitare di scendere lungo il diedrino appoggiato) fino all'anello cementato in cima alla paretina iniziale, da cui o scendere arrampicando o effettuare una calata in doppia fino alla base (25 m).
(Roberto Ciri - 03/12/2017)
A parte alcuni tratti piuttosto esposti e il rischio di caduta sassi non si rilevano particolari pericoli. La bellezza della cima e del panorama di cui si può godere ripagano di tutta la fatica.
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La cappella Svina nei pressi del Biv. Città di Clusone | Ultimo tratto di canalone su roccette | La cresta e la croce di vetta |
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