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![]() Dalle case Runcaudie il percorso |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Odle Provincia: Bolzano Punto di partenza: Case Runcaudie (q.1725) Versante di salita: S Dislivello di salita: 650 m - Totale: 1300 m Tempo di salita: 1,45 h - Totale: 3,00 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Il Monte Pic è un fantastico balcone per ammirare le Odle, il Sella, Sassolungo e Sassopiatto, le cime di Terrarossa e lo Sciliar. La salita semplice e abbastanza breve lo rende adatto ad una passeggiata anche di mezza giornata.
Dall’autobrennero uscita per Chiusa, risalire la Val Gardena oltrepassando Ortisei, 2 km dopo si entra a S. Cristina. Poco prima di oltrepassare un ponte in curva si deve svoltare a sinistra su una strada in salita che mantiene a destra un torrente (incrocio in centro al paese). Si risale la strada seguendo le indicazioni per Plesdinatz. Dopo circa 1,5 km sulla destra si stacca una strada sempre asfaltata che sale ripidamente (sull’angolo della strada che si immette ci sono dei segnavia bianco-rossi perché il sentiero corre a lato della strada). Risalire la strada che fa guadagnare quota rapidamente. Dopo circa 1 km sulla sinistra ci sono due case (da cartina: Runcaudie), una malga e un evidente costruzione in cemento per incanalare l’acqua di una fonte sovrastante. Lasciare l’auto in uno degli spiazzi a lato della strada.
Salire lungo il sentiero che passa tra l’acquedotto e la malga, lungo una staccionata ed entrare nel bosco seguendo la strada bianca. Dopo pochi minuti ci arriva ad un bivio: prendere a destra (in salita e tralasciare il sentiero che va a S. Giacomo). Si continua a salire abbastanza decisamente su strada bianca. Dopo circa 20 minuti si deve abbandonare la strada bianca seguendo i segnavia bianco-rossi del sentiero che si stacca verso sinistra (punto di non facile individuazione: recenti lavori forestali hanno abbattuto diversi alberi, tra cui probabilmente quelli con i segnavia, perciò l’unico segno visibile è circa 50 metri dopo il bivio e non è facile vederlo dalla strada bianca). Il sentiero sale ripidamente passando sotto un fascione roccioso (che resta sulla sinistra salendo), per poi gettarsi nuovamente sulla strada bianca in prossimità di un tornante. A questo punto si resta sulla forestale che guadagnando costantemente quota inizia ad entrare nell’ampia radura alpina del Monte Pic. Si costeggiano delle malghe da alpeggio (alcune delle quali ristrutturate come casa di villeggiatura) e si continua a salire ora su strada bianca, ora su tratti cementati (la strada è usata dai proprietari delle malghe e per la forte pendenza ci sono dei tratti cementati). Arrivati ad un’ampia sella (q. 2150m circa, 1h20’ dalla partenza) si lascia il sentiero seguito e si prende quello che sale sulla destra, lungo l’evidente filo di cresta. Si raggiunge prima una piccola gibbosità per poi passare rapidamente alla cima vera e propria, con ometto (25’ dalla sella).
Come per la salita.
Il percorso è molto semplice, d’inverno non presenta problemi di orientamento, solo attenzione all’esposizione a Sud della cresta. Nella relazione non sono riportati i numeri dei sentieri (tutti con segnavia bianco-rosso) perché ho trovato diverse discrepanze tra la carta in mio possesso e i numeri effettivamente presenti, dovute probabilmente alla carta vecchia. Il percorso comunque è visibile già dal punto di partenza e il fascione roccioso costituisce un ottimo punto di riferimento per la salita che è molto semplice come già detto.
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Le malghe salendo, sullo sfondo Sassolungo e Sella | In vetta verso il Sassolungo |
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