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Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Carrette (q. 1813 m) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 2100 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: da giugno a ottobre |
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È una montagna con una struttura complessa di creste e di cime ed è la più elevata del gruppo montuoso tra la Val Grosina Occidentale e la Valtellina. Dalla cresta sommitale, lunga circa 170 m e con un andamento leggermente altalenante, emergono diverse sommità poco pronunciate. Dal suo vertice, ma anche dalle montagne circostanti, è evidente che la cima più elevata è la N. La CNS quota rispettivamente la Cima N 2849 m e la Cima S 2840 m, ma non riporta il toponimo. Mentre le altre carte riportano solo la quota della Cima S. Di fatto la Cima N è formata da un tratto di cresta ondulata con un omino di pietre sul cocuzzolo più a N, dove convergono la breve cresta NW, la lunga cresta NNE che va a formare l’imponente Dosso di Sassumero e il crestone NE. Verso S si distingue una Cima Centrale, ben individuabile anche nell’immagine principale, che appare di poco inferiore a quella N. Infine c’è la Cima S, all’apice delle creste SW e SE.
Attualmente sul web non è riportata alcuna relazione di ascesa a queste cime. Nessuna guida escursionistica o alpinistica le contempla, tranne la Guida dei Monti d’Italia. Sono delle perfette sconosciute nonostante la loro importanza.
La via normale si svolge dall’ampio crestone NE ed è facile (EE/F) fino alla Cima N. Purtroppo i ripidi pendii erbosi senza traccia, tra l’Alpe di Piana e l’inizio del crestone NE, sono letteralmente ricoperti da fastidiosi cespugli di rododendri e ginepri. La crestina sommitale che dalla Cima N conduce alla Cima S è affilata e richiede attenzione (F+).
Panorama circolare eccezionale.
La carrozzabile che da Grosotto sale alla località Carrette richiede prudenza. È interamente asfaltata, tranne qualche breve tratto nella parte superiore, ma è stretta e ripida e le piazzole di scambio possono essere abbastanza distanziate. Per potervi transitare c’è l’obbligo di permesso, acquistabile in alcuni esercizi pubblici del paese.
Dalla superstrada Tirano-Bormio uscire a Grosotto-Grosio. Davanti al palazzo del municipio di Grosotto salire la via Roma che è lunga circa 120 m e all’incrocio prendere a sinistra la via Patrioti. Seguirla per circa 250 m in leggera discesa fino ad arrivare alla chiesa di Sant’Eusebio che rimane sulla destra. Difronte alla chiesa imboccare a destra la via Roggiale e subito dopo svoltare a sinistra, contornando la chiesa, un cartello riporta “Alpe Piana”. La strada compie ora un percorso a semicerchio di circa 300 m, da sinistra verso destra. Quindi, tralasciare a sinistra la deviazione per S. Martino e Roncale e pochi metri più in alto prendere a sinistra la strada con indicazioni per Alpe Piana e Campiano.
La carrozzabile sale stretta e asfaltata, passa sotto la chiesa di San Sebastiano (q. 764 m) e poi inizia un lungo traverso ascendente in direzione NNW. Si tralasciano alcune stradine che si staccano sulla sinistra anche se riportano Alpe Piana e più avanti si arriva a Supiani (q. 1222 m). La stradina sale poi con alcuni tornanti e al cartello che riporta la località Doèri Basi (q. 1512 m, Dovere sulle carte) si prende a sinistra. Si prosegue fino al parcheggio che si trova sotto la strada in località Carrette (q. 1813 m).
Dal parcheggio di Carrette si prosegue lungo la strada che in circa 35/40 minuti conduce al Rifugio Casina di Piana (q. 1883 m) e al soprastante Alpe di Piana. Si aggira a destra lo stallone e per il pascolo pianeggiate sopra l’alpe si va a imboccare un largo sentiero che sale rettilineo in direzione del crestone NE della nostra montagna. Questo sentiero termina poco più in alto, sulla riva di un torrente, dove c’è una condotta che fornisce l’acqua all’alpe e al rifugio.
Da qui in poi e per un lungo tratto bisogna individuare il percorso migliore per superare questi ripidi pendii ricoperti da cespugli che arrivano fino alle ginocchia e senza traccia. Sia che si salga a sinistra o a destra del torrente i cespugli sono onnipresenti. In ogni caso bisogna poi traversare a sinistra, verso il crestone NE.
Lo si risale senza percorso obbligato, poco a destra del filo che sul versante opposto è dirupato. Nella parte superiore questo crestone si trasforma in un largo pendio di blocchi accatastati e si arriva direttamente sulla Cima N senza alcuna difficoltà. Per raggiungere la Cima S si segue la crestina affilata un po´ altalenante, aggirando eventualmente a sinistra alcuni tratti e le asperità su di un sentierino degli animali a tratti esposto.
Come per la salita.
Ai meno esperti potrebbe essere utile la corda per traversare alla Cima S.
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Immagine ripresa dall’itinerario di salita | Panorama di vetta, verso SSE | In discesa dal crestone NE |
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