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![]() La cima con le sottostanti placche bianche di salita |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Clautani Provincia: Pordenone Punto di partenza: Casera Mela (q. 1150 m), raggiungibile per strada sterrata da Erto Versante di salita: S Dislivello di salita: 1600 m - Totale: 3200 m Tempo di salita: 4,15 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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E’ la coreografica cima che si trova in mezzo tra il Duranno e la Cima dei Preti.
Dal parcheggio di Casera Mela (raggiungibile per strada in parte bianca da Erto) si sale per buon sentiero al Rifugio Maniago e di li alla Forcella Duranno (ultimi metri su roccette di I°; gli stambecchi sorvegliano numerosi...) [ore 2.15]
Dalla forcella si prende il sentiero diretto al Bivacco Greselin e lo si segue fino alla cengia dove si incontra la prima corda metallica che porta ad un prato pensile sotto le propaggini di Cima dei Frati. L'attacco della via è alla sommità del prato, un ometto è visibile sopra un salto di roccia sulla destra. Seguendo i segni rossi e i rari ometti si sale su terreno pericolosamente instabile e a volte esposto, su basse difficoltà, ma il pericolo è dato dal tipo di terreno, molto friabile…a volte sospesi a 200 m dal sentiero percorso poche ore prima…
Come per la salita. Alternativamente (se si è provveduto a mettere una macchina a Ponte Compol, dal prato pensile si scende in 1.00 ore al bivacco Greselin (tratti attrezzati in discesa e non facili con la corda fissa danneggiata) da cui per sentiero si scende al Ponte Compol in circa 2.00 ore.
Già il traverso su ghiaie dure e ripide diretto al Greselin seleziona i partecipanti...poi, la salita alla Cima dei Frati vorrei sconsigliarla a chi non sia veramente pratico di terreno infido, dove non contano i gradi (pochi passaggi di II°) ma l'accentuata esposizione, le rocce estremamente marce, le difficoltà di orientamento (solo dopo un po' abbiamo trovato la fila di bolli rossi che avrebbe dovuto accompagnarci già dalla sommità del prato), il procedere su placche lisce coperte di ghiaino, la difficoltà a trovare punti di sosta soprattutto in discesa...credo la rendano adatta non a semplici escursionisti, e in questo caso chi vi si avventurerà saprà di certo trovarsi la via di salita nonché di discesa! Detto questo, l'ambiente è grandioso, il Duranno e la Cima dei Preti sono sempre a portata di naso...il panorama dalla cima ripaga la fatica nonchè i rischi. Portarsi il casco, la corda la si può portare, ma sia sui traversi che sulle placche finali è più un pericolo che un aiuto, per le "calate" nei canalini portarsi qualche cordino (eventualmente da abbandonare...), cercando lo spuntone meno pericolante…
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Cima dei Frati e cima dei Preti da forcella Duranno | Traverso su ghiaie dure verso il prato pensile | Sulla cima con papà, alle spalle è il Duranno |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() >> Escursionismo invernale - Vol. 1 - Francesco Carrer, Luciano Dalla Mora >> Scialpinismo in Col Nudo - Cavallo |
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