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L’itinerario di salita dalla Cresta W del Serottini e della traversata |
Regione: Lombardia (Brescia) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa Provincia: Brescia Punto di partenza: Col Carette di Val Bighera (q. 2093 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: metà luglio – fine settembre |
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Bella montagna rocciosa, la più elevata della Costiera del Mortirolo che divide la Valtellina dalla Val Camonica. Da S appare come un enorme trapezio con il cocuzzolo di vetta nel centro. In linea d’aria si trova nel mezzo tra i Gruppi dell’Adamello, della Piazzi e dell’Ortles-Cevedale, il panorama è quindi molto interessante e comprende anche il Bernina, le Orobie e il solco della Valtellina adagiata oltre 2000 metri più in basso, ma a mio avviso è davvero unica la visione sulla parete W della Punta di Pietra Rossa.
Ecco alcune indicazioni per chi intende affrontare la traversata del Monte Serottini :
- Si sale dalla Cresta W che è più impegnativa e si scende dalla Cresta E, decisamente più facile.
- Attualmente sul web non sono riportate relazioni di salita dalla Cresta W. L’unica guida di riferimento e quella della CDA del 1999 ma l’itinerario prevede un avvicinamento più complesso e la descrizione dell’ascesa della cresta è succinta, sebbene corretta.
- Dall’itinerario di salita il profilo della Cresta W appare ripido e tagliente, incute qualche apprensione doverla affrontare. In effetti offre una divertente arrampicata con tratti esposti di II° (F+). Mentre la Cresta E presenta tratti di I° (F).
- L’itinerario è segnalato dalla partenza fino al Lago Storto (q. 2721 m). Dai pressi di questo lago e per la Cresta W, nessun segnale ma il percorso è facilmente individuabile a vista. In discesa dalla Cresta E ci sono numerosi ometti di pietre fino al Lago Storto, dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.
- Avendo affrontato la traversata in solitaria, la corda non l’avevo al seguito, spetta ad ognuno in base alle proprie esperienze valutarne la necessità o meno.
- La partenza, le quote e l’itinerario di avvicinamento riportati sulle carte sono approssimativi.
Da Édolo si sale a Monno e si prosegue per il Passo del Mortirolo. Poco prima del valico, esattamente 100 m dopo l’albergo-ristorante Passo Mortirolo, c’è un bivio a gomito con una stradina che si stacca sulla destra. Il cartello riporta: Loc. Pianaccio, malghe: Varadega-Andrina-Salina-Bighera. Si segue questa stradina asfaltata per circa 6 km fino a giungere a Malga Salina (q. 2100 m) che si tralascia a sinistra e si prosegue per circa 400 m ancora in lieve salita. Dopo questo tratto la strada inizia una discesa, si scende per circa 100 m, dove c’è un bivio. Qui si abbandona la strada asfaltata e si svolta a sinistra su di una stradina sterrata. Il cartello indica: Malga Val Bighera e Lago Seroti Inferiore h 0,50. Si percorre questa sterrata in lieve discesa per circa 300 m fino ad individuare, sulla sinistra e in aperto pascolo, i cartelli dove inizia il sentiero che riportano il luogo in cui ci si trova: Col Carette di Val Bighera 2093 m e come destinazione, tra l’altro: Lago Storto h 2,10. Si parcheggia negli spiazzi ai lati della strada, oppure 300 m prima nei pressi del bivio.
Dal parcheggio si segue il sentiero che poco dopo si addentra in una macchia di larici e poi prosegue all’aperto. Si traversa a mezzacosta sopra la Malga Val Bighera con andamento un poco altalenante, fino ad arrivare nella conca dove si trova il Lago Seroti Inferiore (q. 2210 m). Il sentiero prosegue in direzione NE con lieve pendenza, poi sale ripidamente un lungo pendio erboso in direzione N. Al suo termine si aggira a sinistra una rupe e si prosegue ancora per pendii erbosi.
Giunti sopra un poggio, i segnavia proseguono con un lungo traverso a sinistra in alcuni tratti altalenante. Poi risalgono una larga dorsale erbosa, in direzione dell’evidente bocchetta tondeggiante che si trova alla base della Cresta W del Monte Serottini. In prossimità di un piccolo laghetto che si trova in basso sulla destra (non riportato sulle carte), si abbandonano i segnavia che traversano a destra verso il Lago Storto e si sale dritti il soprastante pendio erboso, in direzione della bocchetta precitata.
Si arriva in questo modo alla sommità di un dosso oltre il quale c’è un deposito di ganda (vedi immagine principale). Si sale senza difficoltà in direzione della bocchetta, utilizzando da ultimo il canale detritico che scende dalla stessa. Giunti al valico (vedi 1a immagine di dettaglio), incomincia la divertente arrampicata. All’inizio la cresta è facile (I°) poi diventa ripida e presenta passaggi di II° esposti (vedi 2a immagine di dettaglio). Il percorso è comunque sempre ben individuabile per chi ha esperienza.
La spalla (q. 2926 m) è difesa da una placca rocciosa che si supera più facilmente all’estrema destra, dove sono presenti delle profonde fessure che offrono buoni appigli. Si arriva in questo modo sulla spalla dove la cresta si addolcisce (vedi 3a immagine di dettaglio). Si segue ora il filo aereo scavalcando i vari blocchi che lo caratterizzano, con qualche aggiramento sul versante S.
Poco prima del cocuzzolo finale si effettua un breve aggiramento un po´ esposto sul versante N. Infine si risale facilmente il corto pendio che conduce sulla vetta, che è purtroppo deturpata da un’antenna e varie strutture metalliche.
Dalla vetta si scende lungo la Cresta E, che dopo aver affrontato quella W sembra poco più di una passeggiata. Si segue quasi prevalentemente il filo con qualche breve aggiramento. Al termine della cresta si seguono i numerosi ometti di pietre che, con un percorso a semicerchio da sinistra verso destra, conducono sulla riva meridionale del Lago Storto (q. 2721 m). In breve si rintracciano i segnavia che si seguono fino al parcheggio (le immagini della relazione: Monte Serottini – Cresta E, possono fornire utili indicazioni).
La Cresta W, vista dalla bocchetta dove inizia | Sguardo retro dalla Cresta W, in un tratto abbastanza esposto | La vetta, dalla Spalla W (q. 2926 m) |
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