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Verso la vetta del Cimacuta |
Regione: Friuli Ven. Giulia (Pordenone) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Clautani Provincia: Pordenone Punto di partenza: Rif. Pordenone (q. 1249 m) Versante di salita: N-NE Dislivello di salita: 815 m - Totale: 1630 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate - primo autunno |
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Il monte Cimacuta è un autentico balcone sopra al paese di Forni di sopra. Si trova dentro al parco delle Dolomiti friulane ed è accessibile sia da Cimolais che da Forni di sopra.
Da Cimolais si prende la strada a tratti asfaltata per il Rifugio Pordenone che si raggiunge dopo un'ora. Parcheggi su aree di sosta.
Dal parcheggio si cercano le indicazioni (cartelli) per il sentiero CAI 361 per Casera Meluzzo. Dopo 15 minuti si prosegue oltre la Meluzzo su comodo e ampio sterrato per circa 20 minuti fino ad un bivio (cartelli) ove si volta a sinistra per Casera Valmenon. Si prosegue attraversando il greto di un torrente e si sale per bosco fino ad un nuovo segnavia che indica la salita alla caser Valmenon che si raggiunge in un'ora e trenta dal parcheggio (q. 1775 m). Dallo spiazzo dietro la Casera si prosegue immettendosi sul sentiero CAI 369. Dopo 20 minuti si perviene ad una splendida vallata erbosa e ad un bivio ove si volta a sinistra per seguire il sentiero CAI 367 diretto a Passo Lavinal (q. 1972 m). Si scende dal passo proseguendo per un breve tratto sul dirupato sentiero 367 ma dopo 5 minuti occorre scendere verso destra allontanandosi dal sentiero per scorgere gli ometti che segnalano l'inizio della traccia segnata da bolli rossi per il Cimacuta. Si seguono ometti e bolli rossi attraversando obliquamente e trasversalmente l'ampio ghiaione fino alle rocce sommitali che calano dalla cima. Qui si segue la traccia che sale a lato delle pareti rocciose e camminando su terreno instabile e franoso si sale a stretti tornanti fino alla vetta che è posta più in alto della croce e libro firme che si trovano sulla sinistra e si raggiungono per breve crestina.
Si torna a ritroso al Passo Lavinal e da questo al bivio ove si volta a sinistra sul sentiero CAI 369 diretto a Forcella Val di Brica (q. 2088 m) posta a cavallo tra le cime Valmenon (q. 2235 m) e la cima Crodon di Brica (q. 2243 m). Si scende dalla forcella e dopo circa 30 minuti si intercetta il bivio con il sentiero CAI 379 diretto al ricovero Cason di Brica (q. 1745 m). Si scende per il CAI 379 e dopo circa un'ora e trenta di ripida discesa prima per rado bosco di mughi e larici e poi attraversato un ghiaione per un bosco di betulle si giunge infine all'incrocio con il sentiero CAI 361 fatto all'andata. Si volta a sinistra sul 361 ed a ritroso si riattraversa prima il greto del rio Valmenon, poi il bivio con il sentiero CAI 362 ove si volta a destra sul CAI 361 per tornare alla Casera Meluzzo e poi al parcheggio.
La salita al Cimacuta sembra apparentemente difficile ma impegna solo negli ultimi 50 metri su un ripido tratto in pendenza ove è preferibile aggrapparsi ai mughi o alle rocce per non scivolare.
Panorama dalla cima | Panorama da Forcella Brica | Stambecco nei pressi del bivio tra il CAI 369 ed il 379 |
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