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Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Giulie - Gruppo Canin Provincia: Udine Punto di partenza: Rigugio Gilberti ( q.1850 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 5,15 h Periodo consigliato: Estate - Autunno |
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Salita che si svolge a sinistra della frequentatissima ferrata "Julia". La via (segnata con bolli rossi) è parzialmente attrezzata con qualche vecchio cavo e percorre delle cenge esposte intervallate da tratti verticali su buona roccia. La via non è consigliabile in discesa a meno non si conosca esattamente il suo svolgimento. Utile uno spezzone di corda.
Da Sella Nevea si sale con la Cabinovia al Rifugio Gilberti 1850 m
Dalla stazione a monte della Cabinovia del Canin si raggiunge brevemente il rifugio Gilberti da cui si sale alla sella Bila Pec (2005 m; resti di un fortino) e si seguono le indicazioni per l'ex ghiacciaio del Canin, dove ometti e bolli rossi portano all'attacco della Via Ferrata Julia (ore 1,30). Subito a sinistra si notano i segni rossi (scritta anche su un sasso) che portano a superare un primo salto (I) che conduce alla prima cengia. La si segue verso sinistra (un ponticello traballante e un cavo) fino a superare un ulteriore salto verticale che porta a una seconda cengia che si segue sempre verso sinistra. Un altro salto e la successiva cengia portano alle rocce finale che si seguono in verticale (c. 50 m I,II) fino a uscire in cresta (cippo militare del confine). Da qui seguendo la cresta verso destra (con qualche saliscendi) e superando l'uscita della ferrata "Julia" si giunge in vetta (ore 1.45; ore 3.15)
Dalla cima si può scendere per la ferrata "Julia" (soluzione più veloce). Noi abbiamo optato per la traversata al Picco Carnizza 2441 m seguendo l' Alta Via Resiana e quindi scendendo per la ferrata Grasselli al Bivacco Marussich e quindi con il sentiero 632 tornare al Rif. Gilberti. Si tratta di un percorso più lungo e impegnativo. La discesa dal Canin fino alla depressione prima della risalita al Picco Carnizza presenta dei tratti (non attrezzati) di arrampicata in parte esposti con passaggi di II grado e solo con un paio di tratti di cavi d'acciaio. La discesa dal Picco Carnizza è invece quasi totalmente attrezzata.
Eseguendo il percorso ad anello come abbiamo fatto noi ne risulta un itinerario di buon livello e di sicura soddisfazione.
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Percorrendo l'ex Ghiacciaio del Canin | Sulla seconda cengia |
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