|
|
|
Il pizzo visto dal Passo Cigola |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Carona (q. 1150 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1450 m - Totale: 2900 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: Primavera-Autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Il Pizzo Cigola si trova lungo la dorsale al confine con la Valtellina, di fronte al più noto monte Aga, sopra la conca del Lago del Diavolo ed il Rifugio Longo.
Giunti a Carona, si recupera un gratta e sosta dell´importo di 2€ (presso i bar in centro) e si prosegue per il parcheggio dei rifugi Longo e Calvi, sino al termine della strada e dei parcheggi. Si inizia a camminare fino al borgo di Pagliari (10´). Si prosegue lasciandoci alla nostra sx la bellissima e ripidissima cascata di Val Sambuzza (30´ dal parcheggio) e si prosegue fino a giungere ad una baita sul margine della strada con annessa fontanella. Proseguiamo sempre su mulattiera, senza mai abbandonare la principale sino a quando, dopo circa 45´ dalla partenza, troviamo un cartello in legno con le indicazioni del Rifugio Longo. Imbocchiamo questo sentiero, che di fatto ci consente di effettuare un taglio, evitando parte della mulattiera. In breve arriviamo sotto ad una baita privata e poco dopo al rifugio privato il Baitone. Il percorso è ora quasi pianeggiante e sbucherà su una ampia sterrata che sale verso il rifugio Longo. Di fatto ad Longo ci arriviamo dopo circa un paio d´ore.
Dal rifugio si prosegue sulla sterrata fino al vicino lago del Diavolo. Guardando il lago di fronte a noi, si procede verso sinistra (indicazioni su un muretto per il Passo di Cigola, sentiero n. 253) per alcune decine di metri per poi imboccare verso destra il sentiero che conduce al Passo Cigola, su comodo sentiero che sale alternando tratti di falso piano a tratti di salita, mai troppo ripidi. Arrivati al passo, per la salita al Pizzo di Cigola, si prende la cresta a sinistra della bocchetta del passo, seguendone fedelmente il filo per i primi metri. A guidarci nella salita vi sono bolli e frecce rosse, che dovremo seguire molto fedelmente, onde evitare di trovarci in punti che potrebbero generarci delle difficoltà. Dopo pochi minuti ci si porta leggermente sul versante brembano facendo attenzione al terreno friabile. Tornati in cresta si procede con arrampicata fino ad un impegnativo salto roccioso esposto (II grado) alla cui base vi è scritto “attenzione caduta sassi”. Questo tratto, in realtà, può essere aggirabile sul versante valtellinese (anche qui vediamo i bolli ad indicarcelo), cosa che consiglio sicuramente di fare in discesa. Gli appigli di questa breve paretina sono comunque buoni e per la salita non vi sono grossi problema, ma, aggirandolo sul versante valtellinese, si evita la disarrampicata in discesa. Superato questo punto, continuiamo a seguire i bolli, superiamo un canale friabile che scende verso la nostra sinistra, compiamo un leggero traverso verso sinistra in mezzacosta su erba e pietre e si affronta l´ultima rampa verso la cima. Giunti sull´affilata cresta finale, si percorrono gli ultimi metri pianeggianti e si arriva alla croce di vetta.
Come per la salita. In alternativa s può scendere lungo la cresta opposta, verso il Passo di Veniva, quindi chiudere l´anello sino a Carona.
Il Pizzo di Cigola, è, a torto, una vetta pochissimo frequentata, probabilmente a causa della non facile cresta, che, comunque, pur con alcuni passaggi un pò più ostici, ha una roccia che offre buoni appigli. Sicuramente occorre avere una dimestichezza nella di progressione su roccia, a tratti esposta e instabile. Nel complesso una gran bella cresta. Assolutamente importante l´uso del caschetto protettivo, poiché in alcuni punti abbiamo fisicamente delle rocce sopra di noi da aggirare e rischiamo di prendere qualche zuccata.
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||