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Il Poncione Rosso ripreso da W, dalla Cima di Bri |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Lavertezzo, località Pian Vaccaresc (q. 650 m) Versante di salita: SSW - S Dislivello di salita: 1870 m - Totale: 3740 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 11,00 h Periodo consigliato: da giugno a fine settembre |
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Fa parte della triade, assieme alla Cima di Bri e alla Cima Lunga, che corona a N la selvaggia e impervia Val Pincascia, laterale della Valle Verzasca. È una vetta maestosa dal fascino particolare e irresistibile. Giuseppe Brenna, l’autore della Guida delle Alpi Ticinesi 2 e del bellissimo libro Grandi Cime per i nostri giorni, lo presenta con queste testuali parole “ Il Poncione Rosso mostra una parete W a forma di ventaglio che è un capolavoro della natura. Si trova tra la Val Verzasca e la Riviera ed è un monumento naturale talmente affascinante che prima o poi si desidera conoscerlo da vicino e possibilmente salirlo fino al suo culmine. La via più semplice per la vetta si svolge per la cresta SSW e parzialmente per la parete S ed è stupenda, anche se richiede già una certa capacità alpinistica.”
Aggiungerei che, sebbene l’itinerario sia completamente segnalato fino in vetta, le placche sovrapposte ma non eccessivamente ripide della parete S richiedono comunque attenzione, dato che sono un po’ esposte e presentano in generale difficoltà di II grado. Anzi, nel tratto medio superiore bisogna anche superare in linea retta una placca di 7 o 8 metri di II+ che in salita si affronta senza particolari patemi, ma che in discesa, se non si è alpinisti provetti, potrebbe richiedere l’utilizzo della corda.
Inoltre, bisogna tener presente che l’ascesa, se effettuata in giornata, è lunga e con un dislivello di tutto rispetto, va quindi affrontata con un adeguato allenamento.
Da segnalare che il suggestivo percorso tra la località Cognera e l’Alpe Fümegna è caratterizzato dalla presenza di numerose cascate che, assieme al tumultuoso torrente principale, creano un fragore incessante, in particolare se nei giorni precedenti ci sono state abbondanti precipitazioni. Bisogna inoltre affrontare diversi guadi, ma l’unico che potrebbe creare qualche problema è quello sul torrente principale a circa (q. 1450 m), sotto l’Alpe Fümegna.
Molto interessante il panorama di vetta, sulle montagne della regione e su buona parte dell’arco alpino.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto seguendo sempre le indicazioni per Locarno e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino. Qui si prende la prima uscita per Gordola e Valle Verzasca e giunti a Gordola si prende la deviazione che sale nella valle. Superato il paese di Vogorno in breve si arriva a Lavertezzo, dove c’è il famoso e ben visibile Ponte dei Salti. Cento metri prima di questo ponte si svolta a destra e, seguendo sempre le indicazioni dei cartelli per Verzolo (Verzöö sulla CNS), si prosegue sulla strada asfaltata, tranne gli ultimi 200 metri, che termina a (q. 650 m) esattamente sotto la località Cognera. Parcheggi limitati.
Il cartello presente al termine della strada, dove si parcheggia, riporta Pian Vaccaresc (q. 650 m), ma qui di pianeggiante c’è ben poco, la valle è una gola incassata. Ad ogni modo, seguendo i cartelli che tra l’altro riportano le indicazioni per Cognera e Alpe Fümegna, si risalgono le belle gradinate che con diverse svolte conducono alle baite di Cognera (q. 758 m). Si prosegue poi sul sentiero semipianeggiante che taglia il ripido costone della montagna in direzione NNE e, dopo aver oltrepassato Cognera di dentro (q. 790 m), più avanti si arriva alla località Forno (q. 824 m). Si attraversa poi sopra un ponte l’impetuoso torrente che scende dalla Val d’Agro e si entra in Val Pincascia.
Con salita regolare, dentro e fuori da numerose vallette, si passa dalla baita di (q. 1155 m) di fronte alla località Pincascia. Ai bivi che si incontrano si seguono sempre le indicazioni per Alpe o Capanna Fümegna. Nel prosieguo il sentiero inizia a prendere quota, rimanendo però ancora sul fondovalle. Più avanti si attraversa il torrente principale, con il rischio di bagnarsi i piedi se c’è molta acqua. Con ascesa ora più ripida si arriva finalmente all’Alpe Fümegna inferiore (q. 1627 m), dove si esce definitivamente dal bosco. Seguendo sempre il sentiero segnalato, si attraversa un piccolo torrente e si risale un ripido pendio erboso, sbarrato in alto da una fascia rocciosa che si aggira a sinistra, con un traverso un po’ impervio.
Si prosegue poi nella salita fino a raggiungere l’Alpe Fümegna superiore, dove c’è la capanna omonima (q. 1810 m, h. 3.30 dalla partenza). Seguendo ora le indicazioni dei cartelli per Forcarella di Lodrino e Poncione Rosso, si imbocca la traccia con segnavia bianchi-azzurri-bianchi (segnalatori di un itinerario impegnativo) che inizialmente traversa in piano in direzione SE. Sempre nella stessa direzione, ma con graduale pendenza si arriva ad un bivio segnalato da cartelli. Qui si svolta a sinistra, in direzione E. Quindi, con ascesa più ripida su pascolo e pietraie si raggiunge infine la Forcarella di Lodrino (q. 2223 m). Da questo valico, seguendo sempre i segnavia, si sale quasi sempre un poco a destra della cresta SSW del Poncione Rosso, senza alcuna difficoltà, fino all’inizio dell’impennata sommitale alta poco meno di 200 metri.
Si prosegue dapprima un poco a destra della cresta, poi i segnali obliquano a destra, sulle placche della parete S. Uno spezzone di corda penzolante di 3 o 4 metri aiuta in un breve traverso, poi si sale più o meno diritti o traversando ancora a destra. Si supera in linea retta il tratto di II+ citato nell’introduzione, che presenta il passaggio più impegnativo nei 2 o 3 metri iniziali, poi qualche appiglio in più lo si trova. Si prosegue seguendo sempre i segnali, fino ad uscire alla base dei ripidi ma facili prati sommitali, superati i quali si arriva sulla vetta, sormontata da un alto omino di pietre (h.5.30 dalla partenza).
Come per la salita.
NOTA 1
Tutte le informazioni riguardanti la Capanna Fümegna sono reperibili sul sito: www.capanneti.ch
NOTA 2
Si consiglia di affrontare l’ascesa quando le placche della parete S sono asciutte e non magari il giorno successivo a copiose precipitazioni.
NOTA 3
I segnavia presenti sulle placche della parete S in alcuni punti sono attualmente (maggio 2020) un pò sbiaditi ma ancora evidenti. Ad ogni modo, tra qualche anno è meglio informarsi del loro ripristino presso il gestore della Capanna Fümegna. Se non sono più visibili e non si è esperti alpinisti, è meglio non avventurarsi sulla parete.
NOTA 4
Ho effettuato l’ascesa in solitaria e in giornata, come alla Cima Lunga e alla Cima di Bri, quindi se si è sufficientemente allenati l´ascesa in giornata è fattibile. Dalla Forcarella di Lodrino la parete S appare quasi verticale e affatto facile, ma non bisogna lasciarsi impressionare, i segnali aiutano molto e una volta raggiunte le placche ci si accorge che non sono poi così ripide. In salita non ho adoperato la corda, mentre al ritorno ho preferito allestire una doppia attorno ad una lama rocciosa, per scendere il tratto di II+ e, dato che la corda era ancora abbastanza lunga, ho proseguito utilizzandola ancora per una quindicina di metri.
NOTA 5
Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vienormali.it, possono essermi richieste all´indirizzo email: vardinellipiero@gmail.com
Il Poncione Rosso ripreso da SSW, da poco sopra la Forcarella di Lodrino | Panorama di vetta, verso NW | In discesa, sulle placche sovrapposte della parete S |
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