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La Cima di Nimi, dall’Alpe Nimi |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Gordevio, frazione Briee (q. 343 m) Versante di salita: SSE Dislivello di salita: 1850 m - Totale: 3700 m Tempo di salita: 5,15 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: da maggio a ottobre |
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Punto nodale sulla catena tra la Valle Maggia e la Val Verzasca, posizionato esattamente 1 km a S del più noto ed elevato Madom da Sgióf. Di norma la cima viene raggiunta dalle creste meridionali o direttamente dall’Alpe Nimi per il versante SW formato da placche e canalini. L’itinerario proposto, dal Passo di Nimi e per la cresta SSE, in condizioni normali non pone difficoltà particolari (EE). Mentre in presenza di neve è ovviamente tutt’altra storia. Non che le difficoltà diventino elevate (F/F+) ma la cresta sommitale, abbastanza affilata, richiede attenzione, come pure la traversata tra la (q. 1457 m) e l’Alpe Nimi, per la presenza di tratti ripidi e canaloni battuti dalle valanghe.
Il considerevole dislivello richiede un adeguato allenamento.
Interessante e un po’ nostalgico quanto riporta l’autore, Giuseppe Brenna, nella stupenda Guida delle Alpi Ticinesi, riguardo la vita che in passato si svolgeva all’Alpe Nimi. Egli cita testualmente: Lassù si rivive un po’ «di» e «nel» passato: «I giovanottoni e le donzelle di Pizzit, Valaa e Brunescio – si legge in Alpi di Valmaggia – solevano un tempo ritrovarsi la domenica sulla piazzetta di Nimi. Al suono di una fisarmonica piroettavano e iniziavano così ad amarsi. La Madonna nella Cappelletta e le vecchierelle, raggomitolate sugli uscioli, spiavano e suggellavano quegli amori, preservandoli delicati e puri». Ecco, lassù ci sentiamo partecipi del passato, anche se ora, su quei monti, c’è un deserto.
Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino, dove si prende un troncone autostradale che immette nella galleria che permette di evitare il centro di Locarno. All’uscita si seguono le indicazioni per Centovalli e Valle Maggia. Giunti al bivio di Ponte Brolla, si prende a destra per Valle Maggia e si prosegue fino all’inizio del paese di Gordevio. Dopo aver oltrepassato il torrente che scende dalla Val di Gei, si imbocca, a destra, una strada indicata da diversi cartelli escursionistici che riportano tra l’altro le destinazioni per Alpe Brunescio e Alpe Nimi. Questa strada attraversa tutto il paese in direzione NNE e conduce alla frazione Briee, dove c’è una piazza adibita a parcheggio, una chiesetta e una fontana.
Di fianco alla fontana ci sono i cartelli escursionistici che riportano: Archeggio 55 min, Brunescio 2 h 30 min e Cap. Nimi 3 h 55 min (gli orari sono realistici). A piedi si attraversa subito il torrente sopra un alto ponte e si prosegue in direzione E per circa 70/80 m, esattamente quando si è oltrepassata una baita, si abbandona il sentiero pianeggiante sulla destra e si prende quello che si stacca sulla sinistra, in salita, con segnavia bianchi-rossi-bianchi. Si sale nel bosco su belle gradinate in pietra fino alle baite di Archeggio (q. 707 m).
Il sentiero prosegue ora in direzione N e conduce alla località Boschetto (q. 881 m). Più avanti, in un ambiente suggestivo di rocce e cascate, si attraversa il torrente sopra un bellissimo ponte in pietra (vedi 1a immagine di dettaglio), quindi si passa da Cappellona (q. 1050 m) e poi si arriva a Malai (q. 1141 m). Poco sopra queste baite, ad un bivio segnalato, si prende a destra e, in direzione E, si sale alle case sparse di Brunescio (q. 1311 m). Il sentiero prosegue sulla costa a cavallo di due valli fino alla (q. 1457 m), dove c’è un cartello che indica di abbandonare la costa e svoltare a sinistra, in direzione N.
Si traversa ora quasi in piano, sempre nel bosco, dentro e fuori da numerose coste. Nel prosieguo, una breve ascesa conduce all’aperto e, traversando per un lungo tratto su prati, si arriva all’Alpe Nimi dove c’è la Capanna e dove terminano i segnavia (q. 1718 m, h 3.45 / 4.00 dalla partenza). Si risale ora una traccia lungo il dosso erboso soprastante, in direzione ENE e in meno di un’ora si arriva all’ampia sella del Passo di Nimi (q. 2048 m). Si segue poi la facile cresta SSE che in circa mezz’ora conduce sul cocuzzolo roccioso della vetta.
Come per la salita.
In presenza di neve sono ovviamente indispensabili piccozza e ramponi.
La Capanna Nimi, sempre aperta e senza telefono, dispone di circa 15 posti letto con materassi e piumoni.
Il bel ponte in pietra tra Boschetto e Cappellona | La Cima di Nimi, da Brunescio | Dalla vetta, la cresta SSE e il panorama |
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