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Resegone - Ferrata del Centenario - 1875 m


Relazione della salita - Cima n° 3248


Via Normale Resegone - Ferrata del Centenario

Il Resegone da SW, in giallo la Ferrata del Centenario
Regione: Lombardia (LeccoItaliane

Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Resegone

Provincia: Lecco

Punto di partenza: Lecco, località Versasio, piazzale di partenza della funivia (q. 603 m)

Versante di salita: S

Dislivello di salita: 1272 m - Totale: 2544 m

Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h

Periodo consigliato: da aprile ad ottobre (in assenza di neve)

Punti di appoggio: Rif. Stoppani, Rif. Ghislandi e Rif. Azzoni
Tipo di via: Via ferrata
Tipo di percorso: Via ferrata
Difficoltà:   EEA (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: si
Cartografia: GLOBALMAP - Le Grigne Resegone di Lecco e Legnone 1:35000
Autore: Piero V.  Profilo di Piero V. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 22/03/2019
Data pubblicazione: 24/03/2019
N° di visualizzazioni: 8639
N° voti: 0

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Introduzione:

Il nome deriva dalla caratteristica forma della montagna, assieme alle Grigne è la cima più popolare del panorama lecchese ed è molto frequentata in tutte le stagioni. Se si vuole godere appieno di un po’ di solitudine su questa stupenda montagna è meglio salirvi nei giorni feriali, dato che nei fine settimana è raggiunta da decine e decine di escursionisti che calcano principalmente le diverse vie normali. L’itinerario proposto, sebbene frequentato, è invece riservato ai più esperti, in quanto prevede l’ascesa dalla bastionata di fronte al Rifugio Ghislandi, lungo la Ferrata del Centenario, di media difficoltà ma che comunque presenta tratti verticali ed è contraddistinta da numerosi gradini in metallo. L’itinerario proposto qui di seguito è un bellissimo percorso ad anello che, nella prima parte e nell´ultimo tratto di salita, quindi per l’intera discesa, si svolge lungo il sentiero della via normale con il segnavia 1.
In quanto cima completamente decentrata verso S, se si ha la fortuna di trovare una giornata tersa, offre un vasto ed interessantissimo panorama. Al vicino orizzonte si possono osservare, oltre alle caratteristiche cime del proprio gruppo: i laghi della Brianza, il Magnodeno, il Barro, le cime del Triangolo Lariano, le Grigne al completo, il Due Mani, il Legnone e l’intera costiera che lo unisce al Pizzo dei Tre Signori, lo Zuccone Campelli, l’Arera, la Presolana e l´Alben. Mentre all’orizzonte lontano spiccano, da W verso E: il Monviso, il Gran Paradiso, il Rosa, il Cervino, il Gruppo dei Mischabel, l’Oberland Bernese con il Finsteraarhorn che da questa prospettiva offre una visione particolarmente slanciata, e poi il versante retico con il Badile, il Cengalo, il Disgrazia, il Bernina, la Piazzi, l´Adamello ed oltre.


Accesso:

Da Lecco si segue la strada per Malnago e funivia (cartelli), fino a raggiungere il larghissimo piazzale degli impianti, dove si parcheggia.


Descrizione della salita:

A sud del piazzale della funivia dipartono tutti i sentieri, qui è presente un grande cartello giallo che tra l’altro riporta l’indicazione per Rifugio Stoppani e Monte Resegone. Si imbocca quindi il largo sentiero con il segnavia 1 che in lieve discesa volge quasi subito in direzione NE. Poco più avanti si arriva al bivio con una strada asfaltata, utile memorizzare bene questo bivio e i cartelli che vi sono presenti, per non avere problemi al ritorno. Qui si prende a destra (SE), proseguendo fedelmente lungo questa strada, in leggera salita, per circa 400 metri o poco più, fino al cancello d’entrata di un agriturismo.
Si abbandona ora la strada che entra nell’agriturismo e si prende a sinistra una larga mulattiera acciottolata che su alcuni sassi riporta il segnavia 1 e sale con moderata pendenza nel bosco. Si segue questa mulattiera rettilinea in direzione SE per un lungo tratto, tralasciando alcuni sentieri che si staccano a destra e sinistra, fino a giungere alla località Costa (q. 800 m), al termine del bosco. Sotto le case di questa località c’è un bivio, si prende a sinistra seguendo le indicazioni del cartello con il segnavia 1 per Rif. Stoppani e Rif. Azzoni.
Il sentiero si alza ora più ripido in mezzo alle case, verso NE e poco sopra, tralasciandolo per un attimo, verso sinistra si raggiunge in breve la bellissima Cappella votiva Madonna del Resegone, quindi si riprende la salita. Il sentiero s’inoltra di nuovo nel bosco e diventa pietroso, con alcune svolte in breve si arriva alla radura dove sorge il Rifugio Stoppani (q. 890 m). Si prosegue ancora nel bosco passando da alcune baite, ad un bivio si tralascia a sinistra il sentiero per Erna e si prosegue a destra. Di fronte, in bella vista si presenta la nostra destinazione, il Resegone, con le sue numerose cime, tra le quali la principale, la Punta Cermenati con l’alta croce di vetta, mentre a destra si potrà notare la sella del Passo del Fó, la prima meta intermedia da raggiungere.
Segue poi un tratto pianeggiante nel bosco che in breve conduce ad attraversare un corso d’acqua. Subito dopo si riprende a salire verso sinistra e più avanti si tralascia, a sinistra, un’altra deviazione per Erna. Si continua poi per un buon tratto in salita, sempre nel bosco e con diverse svolte, fino a raggiungere un largo bivio, dove c’è anche un tavolo con panche, una piccola croce e una lapide. Questo bivio è importante perché qui si chiuderà il percorso ad anello tra salita e discesa. Qui bisogna prestare un po’ di attenzione alle diverse tracce un po’ confuse e ai numerosi cartelli.
Dieci metri dopo la croce e la lapide, si tralascia il sentiero con il segnavia 1 e si imbocca a destra, quindi in direzione SE, il sentiero con il segnavia 7 per Passo del Fó. Si compie ora un lungo traverso altalenante sotto le pendici SW del Resegone, si oltrepassa un canale roccioso e più avanti si arriva ad un bivio. Si prende a sinistra in salita, il cartello riporta tra l’altro: Passo del Fó h 0.25. Il sentiero sale con numerose svolte in un bosco di faggi a al suo termine giunge a questo valico, dov’è ubicato il Rifugio Ghislandi (q. 1284 m). Su sentiero nel prato si sale ora in direzione NE, verso l’evidente bastionata rocciosa che sovrasta il rifugio. Ad un bivio si prende a sinistra per Ferrata del Centenario e poco dopo si arriva all’attacco della ferrata che supera un dislivello di circa 150 metri.
La si affronta adeguatamente equipaggiati, inizialmente per uno spigolo quasi verticale, a sinistra di un canale, poi si sale verso destra tra paretine rocciose, traversi e canaletti, sempre comunque attrezzati con cavo metallico, catene e innumerevoli gradini in metallo, inoltre la roccia è abbastanza solida e presenta sempre buoni appigli. Il tratto più impegnativo è comunque la prima metà, poi il percorso si svolge all´interno di un ripidissimo e stretto canale, nel quale sono ancora presenti tratti ripidi ma più brevi e meno esposti.
Al termine della ferrata si raggiungono i prati del Pian Serrada, che si risalgono fino ad incrociare il sentiero della via normale con il segnavia 1 che si seguirà fino in vetta. Si prosegue quindi nell’ascesa tra erba e gradini rocciosi, lungo la cresta S. Poi si supera verso destra una placchetta di pochi metri, attrezzata prudenzialmente con una fune metallica e poco più avanti si sale in una specie di larghissimo canale, un poco a destra della cresta S. Il Rif. Azzoni è ben visibile in alto all’orizzonte, per raggiungerlo si risalgono diversi tratti rocciosi alternati a prati, ma senza difficoltà o esposizione, seguendo sempre il segnavia 1. Dal rifugio (q. 1860 m) si risalgono alcuni gradini in cemento e facili pietre e in meno 2 minuti si arriva all´alta croce di vetta.


Discesa:

Difficoltà: E+
Come per la salita si scende fino agli ampi prati del Pian Serrada, dove c´è il bivio per la Ferrata del Centenario. Si prosegue poi seguendo sempre il segnavia 1 in un lunghissimo traverso in direzione NW, sotto l´intero versante occidentale del Resegone, inizialmente su prati. Nel prosieguo si attraversano alcuni canaloni e quindi si scende più ripidamente, seguendo sempre il segnavia 1, fino a ricollegarci con l’itinerario di salita presso il bivio dove sono presenti un tavolo con panche, una piccola croce e una lapide. Da qui si segue ritroso l’itinerario di salita, fino al parcheggio.


© VieNormali.it

Via Normale Resegone - Ferrata del Centenario - La bastionata di fronte al Rif. Ghislandi, in giallo la Ferrata del Centenario
Via Normale Resegone - Ferrata del Centenario - Tratti verticali lungo la Ferrata del Centenario
Via Normale Resegone - Ferrata del Centenario - Il Rifugio Azzoni e la croce di vetta
La bastionata di fronte al Rif. Ghislandi, in giallo la Ferrata del Centenario Tratti verticali lungo la Ferrata del Centenario Il Rifugio Azzoni e la croce di vetta

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 01/04/2019 dalla redazione di VieNormali.it

  



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