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Salbitschijen - Cresta S - 2981 m


Relazione della salita - Cima n° 3174


Via Normale Salbitschijen - Cresta S

Il Salbitschijen e, sulla sinistra, la Cresta Sud
Regione: Estero (EsteroSvizzere

Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Estere Svizzere

Provincia: Estero

Punto di partenza: Località Grit (q. 1200 m), Goeschenen

Versante di salita: S - SE

Dislivello di salita: 1750 m - Totale: 3500 m

Tempo di salita: 11,00 h - Totale: 14,45 h

Periodo consigliato: estate

Valle: Valle di Göschenen - Altre cime della Valle di Göschenen
Punti di appoggio: Salbithutte (q. 2105 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Difficoltà:   EE - AR - VI+ - D+ (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: si
Cartografia: Sustenpass 255
Autore: Irene G.  Profilo di Irene G. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 15/08/2018
Data pubblicazione: 08/09/2018
N° di visualizzazioni: 2654
N° voti: 1 - Voto medio: Voto 5 stelle

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Introduzione:

Il Salbitschijen è una bellissima montagna rocciosa posta a picco sulla Valle di Goeschenen. Questa bellissima montagna è molto conosciuta nell´ambiente alpinistico grazie a due sue famosissime e frastagliate creste: la Cresta Sud qui descritta e la ben più lunga Cresta Ovest.
Bellissima ed emozionantissima via, la Cresta Sud al Salbitschijen, non a caso, è considerata una delle più ambite e remunerative creste delle Alpi.
Nonostante le difficoltà siano ben minori rispetto alla sorella Cresta W, questa via non è affatto da sottovalutare: le protezioni sono poste solo nei punti chiave dei vari tiri (una media di 3/4 spit per tiro); l´ambiente è severo e selvaggio e in alcuni tratti bisogna prestare molta attenzione a scegliere la via di salita corretta; la Sudgrat è una via molto lunga e faticosa (in media ci vogliono dalle 7 alle 9 ore per percorrerla), quindi è necessario un buon allenamento; infine l´arrampicata è sempre abbastanza sostenuta e fisica.


Accesso:

Da Como per A9, proseguire in direzione S. Gottardo. Oltrepassare il tunnel e imboccare, sulla destra, la strada per la Goschenerental. Salire la vallata fino alla località Grit, dove si parcheggia (cartelli segnavia per la Salbithutte).


Descrizione della salita:

Dal parcheggio in località Grit (q. 1200 m) seguire il sentiero che, ripido, sale ad ampi tornanti in un bel bosco di conifere.
Alla q. 1940 m circa, la vegetazione si fa più rada e le conifere lasciano via via spazio a rigogliosi cespugli di mirtilli.
Rimontare la spalla erbosa soprastante per poi svoltare decisamente a sinistra. Un breve tratto pianeggiante conduce alla Salbithutte SAC (q. 2105 m).
Dal Rifugio (q. 2105 m), dopo aver perso leggermente quota, seguire il sentiero segnalato per il Salbit Brucke, uno dei ponti sospesi più alti e più lunghi di tutta la Svizzera.
Alla q. 2340 m circa, in corrispondenza della scritta bianca su un masso "Sudgrat", abbandonare definitivamente il sentiero principale, quindi, tra pietraie, seguire i numerosi bolli bianchi che conducono alla base di uno stretto e ripido canale.
Con qualche passo di facile arrampicare (max II), risalire il canale (vedi prima immagine di dettaglio) tenendosi piuttosto sulla destra (bolli bianchi), fino a giungere alla base di un grosso masso incastrato che si supera grazie all´aiuto di una catena.
Al termine del canale, si guadagna finalmente l´ampio pianoro dal quale parte la Cresta Sud del Salbitschijen.
Seguire il sentierino fino ad un masso con scritta bianca "salita diretta" (V). Da qui, se si vuole invece partire dall´attacco normale (q. 2590 m circa), salire a sinistra del masso e, per tracce e roccette (III), si giunge ad un piccolo spiazzo alla base di una placca appoggiata (il primo spit è nascosto).

L1: Rimontare la placca appoggiata fino ad incontrare una sosta intermedia; qui spostarsi a destra e, per diedro, salire fino a quando la parete non si fa più verticale - IV+ 30m

L2: Spostarsi leggermente a destra e, sfruttando delle belle lame, vincere la compatta placca. Traversare a sinistra e portarsi alla base di un piccolo strapiombino ben appigliato (cordone). Su terreno più semplice si giunge alla comoda sosta - V+, IV+ 40 m

L3: Affrontare direttamente la placca soprastante la sosta e portarsi alla base di una bellissima fessura verticale superata la quale, per rocce più facili, si giunge alla sosta - V 35m

L4: Un lungo traverso di aderenza verso destra su placca appoggiata conduce alla base del castello sommitale dello Zahn. Sfruttando una bella placca fessurata si raggiunge la sommità di questa bella torre rocciosa: pochi metri in piano conducono alla sosta con anello di calata - III, IV- 45m

Dalla vetta del Salbitzhan (q. 2728 m) eseguire una doppia di 20 m fino a raggiungere la sottostante forcella.

L5: Dalla sosta al termine della calata spostarsi a sinistra del filo di cresta. Rimontare le rocce rotte fino ad incontrare, sulla destra, una placca a gradoni che si risale sino alla sosta (2 spit) - IV+ 40m

L6: Dalla sosta salire verticalmente sul filo dello spigolo sfruttando alcune lame. Un delicato traverso verso destra conduce alla base di un bel diedro conosciuto come "Elefantenbauch": risalirlo fino ad uno stretto intaglio, dal quale ci si sposta sinistra - V+ 40m (molto esposto)

L7: Aggirare sulla sinistra un pinnacolo roccioso (esposto) per poi proseguire la risalita dell´emozionante filo di cresta (lame) fino alla sosta - V, III, IV 30m

L8: Dalla sosta spostarsi leggermente a destra e risalire il facile diedrino fino a riportarsi sul filo dello spigolo. Sosta su comodo spiazzo - V, IV 30 m

L9: Tiro chiave della via. Scendere per qualche metro sulla sinistra fino a portarsi alla base del successivo torrione. Sfruttando piccole e belle fessure risalire la parete guadagnando il filo dello spigolo, raggiunto il quale, con un delicato movimento di opposizione e di aderenza si perviene ad un diedro più appoggiato. Risalire il diedro fino alla sosta - IV+, VI+/A0, V+ 40m

L10: Dalla sosta, traversare leggermente verso sinistra e rimontare la successiva placca. Alcuni facili gradoni rocciosi portano ad un muretto esposto (passo delicato in placca), all´uscita del quale si è alla sosta - V- 35m

L11: Scendere di pochi metri (espostissimo) fino alla base di un esile ago roccioso. Sfruttando delle bellissime lame (più facile di quel che sembra) si perviene ad un cordino. Continuare a traversare verso sinistra fino a quando non si incontra una sosta con cordini. Proseguire nel diedro (chiodi) fino ad uno strapiombo (VI utile cordino per staffare), all´uscita del quale si raggiunge la sommità della Plattenturm (sosta su anello di calata) - IV+, V, VI 55m

Dalla Plattenturm calata di 35 m (possibile sosta intermedia su maglia rapida) fino al sottostante terrazzino posto alla base della Zwillingsturm.

L12: Per facili roccette e tracce di sentiero, traversare alla base della Zwillingsturm fino a raggiungere un ampio terrazzo alla base di una bella placca della parete terminale (spit) - III

L13: Vincere la facile placca a sinistra dello spigolo. Facili fessure che incidono placche sempre più appoggiate conducono alla sosta - IV- 30m

L14: Salire dritti puntando ad un piccolo diedrino (2 spit molto vicini). Dopo un passo un po´ delicato, traversare a sinistra fino alla sosta - V 35m

L15: Dalla sosta, traversare a sinistra e, grazie ad una bellissima fessura, si guadagna la vetta del Salbitschijen - V- 40m

Per raggiungere la vetta vera e propria del Salbitschijen (q.2981 m), occorre traversare a sinistra fino a portarsi alla base della fiamma finale: 10m di IV+ portano in vetta all´esile lama (calata nel vuoto dalla cima).


Discesa:

Dalla vetta, seguire i bolli rossi che, tra roccette e sfasciumi (II) scendono sul versante nord del Salbitschijen (alcuni tratti sono attrezzati con fune metallica). Raggiunto un vasto pianoro detritico, rimanere sempre a destra del fiume (sguardo a valle). Ridiscendere il ripido e in alcuni tratti franoso canalone fino ai prati sottostanti. Da qui per tracce e bolli bianchi, si torna alla Salbithutte (q. 2105 m).
Da qui come per la salita.


Note:

Portare friends fino al n°4 BD e cordini; a inizio o fine stagione potrebbero essere utili ramponi e/o piccozza per la discesa sul versante nord; si tratta di una via molto conosciuta, quindi è consigliato partire presto dal Rifugio per evitare di far coda lungo la cresta.


© VieNormali.it

Via Normale Salbitschijen - Cresta S - Il canalino di accesso al pianoro alla base della Cresta Sud
Via Normale Salbitschijen - Cresta S - Il tiro chiave
Via Normale Salbitschijen - Cresta S - Discesa lungo il versante nord
Il canalino di accesso al pianoro alla base della Cresta Sud Il tiro chiave Discesa lungo il versante nord

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 13/09/2018 dalla redazione di VieNormali.it

  



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