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Salita all´anticima |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Pale di San Martino Provincia: Belluno Punto di partenza: Frassenè, Loc. Bertoi (q. 1010 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1030 m - Totale: 2150 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: Estate |
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Cima formata da due pinnacoli principali, staccata dalla catena montuosa dell’ Agnèr dai prati della costa della Madonna, posizionata a sud est dello Spiz De La Lastia e a nord della Cima Val Tòrta. I primi salitori di questa via sono stati Serafino Parissenti e H.Sattler il 12 Agosto 1903. Il panorama è un po’ rovinato dalle reti paravalanghe ma dalla parte nord c´è una visuale veramente eccezionale verso le Pale di San Lucano e a sud dalle Prealpi. I sentieri della Costa della Madonna non sono posizionati esattamente come sulle cartine.
Da Agordo prendete per passo Cereda Fiera di Primiero. Dopo Voltago Agordino salite verso Frassenè per due km circa fino a trovare sulla destra un cartello di legno che segnala malga Agnèr. Parcheggiate e salite per la strada quasi tutta asfaltata e vietata al transito delle auto fino alla Malga Agner De Fòra, che non fornisce vitto e alloggio, quota 1618 m.(1,15 h).
Dalla Malga Agnèr De Fòra seguite il sentiero che sale a nord verso le vette dietro la malga fino al laghetto che serve per abbeverare le mucche. Da qui, prendete il sentiero Miniussi alla vostra destra, dirigendovi verso est. Seguire i bolli bianco rossi fino all’altezza delle reti paravalanghe, quindi abbandonate il sentiero, raggiungete e poi costeggiate la fila della rete paravalanghe allineata con il Dente di Satanasso fino alla sua fine. Oltrepassate dei mughi per pochi metri e vi troverete davanti alla forcella del Boràl del Cavàl, che è sotto la vetta che salirete. Una volta raggiunta la forcella, salite per una parete di sassi e erba fino a una nicchia posizionata appena sotto uno spigolo di roccia di 30 m (1,15 h dalla malga) che è l’attacco della via. Qui troverete un cordino su mugo. Da qui fate un traverso alla sinistra dello spigolo, per 10 m, poi salite per un canalino per altri 10 m. Spostatevi lateralmente fino ad una piccola grotta nera, salite attraverso un canalino posizionato appena a sinistra della grotta e appena sopra spostatevi nel diedro alla vostra sinistra fino alla cresta dell’anticima (ll/II+, 60 m. dalla nicchia iniziale). Qui troverete i cordini per una calata da 25 m per il ritorno. Da qui scendete 5 m verso val Sarzana e poi calatevi 30 m. dentro una spaccatura fino a raggiungere un terrazzo di sassi (III+ per il ritorno, cordino su mughi). Qui salite sopra una piccola lama di roccia, passate una spaccatura strapiombante di 1 m e salite attraverso un canalino prima dritti e poi a sinistra fino al piccolo pinnacolo più a destra fino in vetta (II+, 30 m. dalla terrazza 1h dalla nicchia iniziale). Cordino su spuntone per la calata di ritorno. La vetta sovrasta tutta la Val Agordina con un panorama veramente stupendo verso le Pale di San Lucano, la Moiazza e le altre cime della zona.
Come per la salita.
Roccia compatta a parte dentro la spaccatura, via corta ma laboriosa, le soste vanno integrate e controllate. Si trovano alcune clessidre per assicurarsi durante il percorso ma meglio aggiungere qualche friend. Via assolutamente non da sottovalutare, con passaggi esposti anche se con gradi di difficoltà bassi. Essendo una via corta si può abbinare con la via normale della Cima Val Tòrta posizionata poco più sotto. Come punto di appoggio si può usare Malga Agnèr de Inte: ci si arriva scendendo per la strada poco più sotto Malga Agnèr de Fòra e alla prima stradina a destra si continua per 10 minuti. La troverete sulla vostra destra un po´ nascosta dalla vegetazione.
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