Pizzo di Sassiglione - 2855 m

Piramide detritico-erbosa dalle forme abbastanza slanciate, sulla cresta di confine tra la Valle Grosina Occidentale e la Val Poschiavo. Si trova all’unione di quattro creste, quella NE divide il vallone di Malghera a N dalla Valle di Pedruna a S. Il toponimo deriva dal sottostante versante NW grigionese, sulla CNS è infatti nominato Piz di Sassiglion. La posizione isolata che occupa e la considerevole altezza lo rendono un punto panoramico eccezionale, probabilmente migliore del vicino e più rinomato Sassalbo. La via normale proposta qui di seguito per l’intera cresta SSE, che prevede lo scavalcamento della modesta elevazione del Sasso dell’Uomo, non presenta passaggi impegnativi ed è alla portata di ogni buon escursionista. La cresta, che inizia al Passo di Pedruna, è in prevalenza erbosa con rocce affioranti, anche di grosse dimensioni nel tratto che precede il Sasso dell’Uomo.
Le immagini della relazione: Sasso dell’Uomo, possono fornire utili indicazioni.

A Grosio, seguendo le indicazioni, si prende la strada per la Val Grosina e si sale fino a Fusino, dove c’è un bivio segnalato e la cassa automatica per il pagamento del ticket (€ 3,00). Qui si prende a sinistra e si sale lungo la stradina, quasi interamente asfaltata, che conduce a Malghera. Si parcheggia nello spiazzo che precede di una cinquantina di metri la bella chiesa (Santuario della Madonna del Muschio) dove c’è anche una bacheca e diversi cartelli indicatori.

Dal parcheggio si retrocede sulla strada dalla quale siamo arrivati per un centinaio di metri. Giunti al ponte sotto il quale scorre il torrente che scende dal Lago di Malghera, si abbandona la strada e si prende l’evidente sentiero pianeggiante, in direzione S, indicato da un cartello con il segnavia 201 e la scritta Grasso di Dedruna h 0,35. Con percorso quasi pianeggiante in mezz’ora si arriva quindi all’alpeggio precitato entrando di fatto in Valle di Pedruna. Da qui si segue il tratturo che a mezzacosta, sulla sinistra orografica e in direzione SW, va a raggiungere la conca dove sorge l’Alpe Grotte Fornace (q. 2186 m).
Il tratturo lascia ora il posto ad un sentiero che sale lungo il pascolo e conduce ad un baitello isolato a circa (q. 2350 m). Si prosegue a sinistra, sempre verso SW e su sentiero sempre ben marcato si compie un traverso a mezzacosta su di un ripido costone. Le colate di ganda che sostengono i laghi di Pedruna vengono lasciate in basso a sinistra. Da ultimo, con alcuni zig-zag si raggiunge il Passo di Pedruna o Bocchetta di Braga (q 2569 m). Da questo valico si volge a destra e si sale lungo la cresta erbosa con alcune rocce facilmente aggirabili a sinistra.
Si prosegue lungo la dorsale senza difficoltà, superando alcuni grossi blocchi, direttamente lungo il filo o poggiando un poco sul lato di destra. Poi la cresta ritorna ad essere in parte erbosa e in parte detritica e conduce in vetta al modesto rilievo del Sasso dell’Uomo o L’Om (q. 2789 m). Si percorre ora in direzione NNW l’ampia dorsale, dapprima pianeggiante poi in discesa e si arriva al Passo dell’Uomo o Pass da l’Om (q. 2749 m). Si prosegue lungo la cresta, ampia, un poco altalenante e con rocce affioranti aggirabili, fino a raggiungere la vetta del Pizzo di Sassiglione.

Abbiamo almeno due possibilità:
a) Come per la salita.
b) Per il versante N, vedi relazione: Pizzo di Sassiglione – Versante N

Lungo la cresta SSE	Le facili rocce affioranti del tratto finale, a sinistra il Gruppo del Bernina	Panorama di vetta, verso NE

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