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Regione: Veneto (Vicenza)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Altipiani Provincia: Vicenza Punto di partenza: Giara Modon Versante di salita: SW Dislivello di salita: 100 m - Totale: 200 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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La Via Marisa sale il settore più repulsivo del lungo muro dello zoccolo del Monte Spiz, una delle alture che dall´Altopiano di Asiago si affacciano in Valsugana. La parete chiude il lato destro (sinistro orog.) della stretta Valgadena, appena a destra del ben più famoso Covolòn di Valgadena, grande grotta già descritta in questo sito. La via è stata aperta da Franco Sartori, Marco Bressanini e Rossi Alessandro il 22/4/2017 in arrampicata artificiale moderna e termina poco prima della sommità del muro in una grotta della Prima Guerra Mondiale (di qui passavano le linee austroungariche) profonda una ventina di metri con belle concrezioni. E´ meritevole di ripetizione soprattutto per esercitarsi a posizionare ganci o quando il tempo è incerto. In estate è molto caldo. La parete è stata battezzata "Muro del Pianto" per il gocciolamento dei muschi.
Da Bassano percorrere la SS47 della Valsugana fino a Valstagna e passare sulla sponda opposta del Brenta per seguire la destra Brenta fino alla località di Giara Modon, oltre Sasso Stafani. Parcheggiare presso una strada in salita ad una cava di ghiaia a metà strada tra Giara Modon e la Tessilveneta.
Salire per circa 15 minuti la strada sterrata che si addentra nella romantica e selvaggia Valgadena fino a quando la valle si chiude in una stretta gola ed è ben visibile la parete verticale dello zoccolo del Monte Spiz. Presso una leggera curva a sinistra, dove la strada si avvicina al fondo del torrente si nota un ometto di sassi ed una traccia che scende tra la vegetazione, seguirla e attraversare il letto in secca per risalire il breve pendio sassoso sul lato opposto per raggiungere uno spiazzo sotto il muro strapiombante.
L´attacco della via è posto alcuni metri a sinistra su di un avancorpo giallastro; nome alla base (circa 15 minuti dal veicolo).
Per lunghezze di corda:
L1 - Salire il muro giallo e strapiombante in leggero obliquo a destra alternando passi sui chiodi a pressione a passaggi su ganci fino ad uno strapiombo che si aggira a destra per entrare in un diedro. Salire il diedro ed uscirne a destra per guadagnare la sosta sospesa (40 m; A2, circa 7 passi su hook BD grande).
L2 - Superare direttamente il tetto soprastante ed obliquare a sinistra su placca compattissima ed entrare nella grotta della Grande Guerra dove si sosta (20 m; A1; progressione esclusivamente su fix e chiodi a pressione).
Con un´unica calata in doppia nel vuoto di 55 m si ritorna alla base del muro.
Per la ripetizione portare una ventina di rinvii ed un Hook BD grande per componente di cordata, oltre al materiale da artificiale.
Un tempo, nel 1918, la galleria probabilmente portava al bosco superiore ove esistono delle vaghe tracce di passaggio che si ricollegavano al sentiero dei Loke (dobbiamo immaginarlo fortificato) ma oggi è ostruita e non si può salire alla sommità dello zoccolo seguendo la Via Marisa, a differenza di alcune vecchie vie vicine.
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