|
|
|
Piz Malgina |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Piano dei Cavalli (q. 1548 m) Versante di salita: W-SW Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 3,40 h - Totale: 6,15 h Periodo consigliato: estate |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Il Piz Malgina, visto dalla Val Grosina, si presenta come una slanciata e aguzza piramide, posta proprio di fianco al più alto e famoso Monte Combolo. Questa selvaggia montagna si trova proprio sul confine tra l´Italia (Val Fontana) e la Svizzera (Val Poschiavina) e, pertanto, può essere raggiunta da entrambi i versanti. L´itinerario qui proposto sale dalla poco frequentata, ma molto suggestiva, Val Fontana. Fino alla Bocchetta Malgina il sentiero è segnalato (a volte è un po´ da cercare, ma sempre evidente), da qui in avanti, infatti, occorre avere un po´ di dimestichezza nel sapersi muovere tra ripidi pendii erbosi senza traccia e facili roccette (max II UIAA).
Da Sondrio percorrere la SS38 fino a Tresivio, dove si imbocca la SP21dirB. Raggiunta la provinciale (SP21), svoltare a destra e seguire per Val Fontana. Superato il bivio che porta a San Bernardo, risalire la vallata. Oltrepassata anche la località Campello, la strada, finora sempre ben asfaltata ma stretta, diviene sterrata (con un po´ di attenzione è percorribile anche dalla auto normali). Parcheggiare ai lati della strada appena entrati nella Piana.
Il sentiero parte proprio in corrispondenza del primo alpeggio che si incontra sulla destra appena entrati nella piana (cartelli indicatori per Bocchetta Malgina). Da qui una bella mulattiera, portandosi alle spalle del sopracitato alpeggio, sale con ampi tornanti e guadagnando quota abbastanza velocemente in un bel bosco di larici. Dopo circa 45 minuti dalla partenza si incontra una baita isolata (q. 1900 m circa): qui il sentiero abbandona progressivamente il bosco e risale con ampi zig zag il fianco sinistro della selvaggia Val Malgina. Ogni tanto compare qualche sbiadito segno giallo (simbolo dell´Alta Via della Val Fontana), ma il tracciato da seguire rimane sempre ben evidente. Oltrepassati dei ruderi, si rimonta un ripido pendio e si raggiunge un vasto pianoro (q. 2370 m circa), dal quale è ora ben visibile, sul fondo della vallata, lo stretto intaglio della Bocchetta Malgina. Tenendosi sempre sulla sinistra della Valle, proseguire lungo la mulattiera che piano piano va a scomparire a causa di frane e smottamenti del terreno. Nonostante il percorso sia reso impervio da instabili pietraie ed erti prati sa superare, esso rimane sempre abbastanza evidente, in quanto, di tanto in tanto, compaiono i triangoli gialli e rossi dell´Alta Via (sbiaditi) e, inoltre, è quasi sempre presente una labile traccia che taglia diagonalmente il fianco della montagna. Raggiunto il breve canale sotto la verticale del Passo, lo si risale tenendosi bene sulla sinistra, e guadagnando, infine, la Bocchetta Malgina (q. 2618 m). Dalla Bocchetta, ignorare i segnavia che scendono verso i Lagh dal Mat e il Lagh da la Regina, quindi svoltare decisamente a sinistra seguendo un sentierino di capre, non sempre evidente, che aggira sul versante SE la q. 2758 m. Giunti ad un imbuto erboso, le tracce si perdono. Ad ogni modo occorre puntare ad uno speroncino roccioso (vedi seconda immagine dettaglio) sulla destra (guardando a monte) sotto il quale si snoda una larga cengia terrosa. A questo punto compare la vetta del Piz Malgina (vedi foto principale). Proseguire in leggera discesa sul sentiero, ora più evidente, fino all´imbocco di un largo e ripido canale (ometto). Seguendo gli ometti, risalire il canalone tra erba e detriti fino ad arrivare ad una stretta bocchetta (q. 2800 m), racchiusa tra la cresta S del Piz Malgina e la q. 2844 m. Dalla Bocchetta svoltare decisamente a destra e, restando sempre sul roccioso filo di cresta (max II) si arriva ad una sorta di anticima sormontata da un grosso ometto (q. 2860 m). Per raggiungere la cima vera e propria (q. 2877 m), occorre superare un tratto di cresta abbastanza pianeggiante, non difficile tecnicamente ma abbastanza aereo.
Come per la salita.
Salita che si svolge in ambiente selvaggio e poco frequentato. Consigliata anche in inverno agli scialpinisti più preparati (salendo, però, dalla Svizzera).
Il percorso per raggiungere la Bocchetta Malgina | Lo sperone roccioso da raggiungere risalendo l´imbuto erboso | In discesa sull´aerea crestina che collega l´antecima alla cima |