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Il Monte Secco Seriano |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Cerete di Ardesio (q. 800 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: aprile - novembre |
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Da non confondersi con il Monte Secco Brembano, che invece parte da Piazzatorre. Cima molto panoramica su tutto il complesso seriano. Escursione piuttosto lunga e complessa, con una buona parte del tratto esposta in cresta. In alcuni passaggi necessario l’appoggio delle mani per equilibrio e piede fermo e sicuro. La croce di vetta è posta in realtà sull´anticima, la cima vera e propria è accanto ma molto complicata e ancora lunga da raggiungere, quindi solitamente il monte Secco è identificato con l´anticima.
L’accesso è dalla frazione Cerete di Ardesio. Percorrendo la strada della Val Seriana si seguono le indicazioni per contrada Cacciamali/Cerete (cartelli marroni ben segnati dalla strada provinciale, sulla sx, con anche già indicato il sentiero). Percorrere in auto la strada che si sviluppa per tornanti e caseggiati vari sino ad arrivare ad un piccolo parcheggio sulla destra dove si lascia l’auto e sono già evidenti i cartelli che riportano le indicazioni del sentiero 264 per la contrada Cacciamali e Monte Secco. Il sentiero è sempre ben segnato.
La salita parte sin da subito con una bella pendenza lungo però una facile mulattiera, sino alla contrada Cacciamali (30-40 minuti) Da li inizia il sentiero vero e proprio che attraversa un pratone e a breve si addentra nel bosco. Proseguire sempre lungo le indicazioni bianche e rosse segnate sugli alberi, sino a quando il bosco termina e si apre tutta la zona ai piedi del monte secco, dove è già visibile la croce. Tenere la destra attraversando il pratone e proseguire sino alla Baita Monte Secco, che costituisce l’unico punto d’appoggio. Da qui ci sono due vie d’accesso: i classici bolli bianchi e rossi indicherebbero di continuare alla vs sx, proseguendo dietro la baita, che porta all´attacco di un canalone misto erba e roccette con una pendenza abbastanza impegnativa (ai piedi del canale però si perdono un po’ le indicazioni e si va a naso). Diversamente, alla baita tenete la dx vs l’attacco all´evidente cresta che vedete. Qui ci sono bolli gialli ad indicarvi la via e sono abbastanza ben presenti lungo tutta la cresta. Avendo provato tutti e due i percorsi suggerisco decisamente il secondo, quello lungo tutta la cresta. Il percorso in cresta è piuttosto lungo ma la croce è sempre ben visibile e non potete sbagliarvi. In prossimità della vetta porre attenzione ad un piccolo intaglio da scendere per poi risalire, ma comunque nulla di complicato, sebbene una catena a supporto avrebbe fatto comodo.
Come per la salita. Fare attenzione nella fase di discesa a non scivolare, aiutarsi con le mani.
Escursione molto bella ma anche impegnativa. Sicuramente da porre la giusta attenzione data la lunghezza della cresta esposta, aiutandosi in molti punti con le mani. Importante la presenza del caschetto per una maggior sicurezza. Non c´è acqua sul percorso, consiglio scorte idriche perché è esposta al sole.
Passaggio su roccia | Tratto di salita | In cresta |
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