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Il Monte Pagano visto da nord |
Regione: Lombardia (Brescia) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa Provincia: Brescia Punto di partenza: Strada per il Col Carette di Val Bighera (q. 2135 m. ca.) Versante di salita: NE Dislivello di salita: 213 m - Totale: 430 m Tempo di salita: 0,50 h - Totale: 1,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno |
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Se visto dal Passo del Mortirolo o da una qualsiasi delle cime che lo circondano, il Monte Pagano appare come un grande e dolce dossone erboso che ha nel versante settentrionale il suo punto più scosceso. Solo dall´abitato di Incudine, in Valcamonica, esso appare come una montagna abbastanza possente. Cima sicuramente secondaria dal punto di vista della quota e dell´impegno fisico, risulta invece estremamente interessante sia dal punto di vista paesaggistico, per il panorama mozzafiato specialmente sul Gruppo dell´Adamello, che da quello storico. Infatti, oltre a trinceramenti e postazioni, la sua cima presenta una singolare quanto bella fortezza risalente alla Prima Guerra Mondiale.
Dalla Valtellina (Mazzo o Grosio) o dalla Valcamonica (Monno), si prende la strada per il Mortirolo (Passo della Foppa). Poco oltre il Passo (per chi proviene dalla Valtellina), o poco prima (per chi proviene dalla Valcamonica), ad un centinaio di metri di distanza dall´Albergo Passo del Mortirolo, si imbocca la piccola stradina asfaltata (indicazioni per Loc. Pianaccio - Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera) che si inoltra in Valle Varadega e successivamente in Valle di Grom conducendo alla Malga Salina Bassa. Si lascia l’auto poco più avanti della malga, presso un incrocio (m. 2130 ca.).
Dall´incrocio, si prende in direzione SW la stradina sterrata che in pochi minuti conduce al Pianaccio (m. 2165, cartelli con indicazioni e area pic-nic, 5 minuti).
Da qui, seguendo la dorsale si punta ancora verso SW e, ben presto, si raggiunge un bivio con dei cartelli. Se guendo le indicazioni per il Monte Pagano, si prosegue sul sentiero n. 145 che percorre interamente la sua Cresta NE. Un primo tratto più ripido si supera grazie ad alcune svolte. Successivamente, la pendenza si allevia ed il percorso si fa più regolare. Senza difficoltà si supera un´ultima elevazione della cresta e, piacevolmente, si giunge presso le mura della bellissima fortezza che cinge la vetta, alla quale si accede dal versante Nord, tramite una tanto bella quanto singolare porta di pietra. Non rimane altro che percorrere gli ultimi facili metri che ci separano dall´omino di pietre e dal Tricolore presenti sulla cima (ore 0,50).
Come per la salita.
In alternativa, proseguendo sul sentiero n. 145, si può percorrere in discesa tutta la bella mulattiera militare, sulla quale passa l´itinerario della Via Normale, fino al bivio sotto la dorsale Sud della montagna (ore 0,40, cartelli con indicazioni). Da lì, svoltando a sinistra (NE) sul bel sentiero n. 145A, che tagliando i versanti Sud e del Pagano, in una quarantina di minuti riconduce al Pianaccio e, da lì, in 5 minuti al punto di partenza (ore 1,30 dalla cima).
Salita breve e panoramica che non presenta nessuna difficoltà di rilievo e, perciò, accessibile a tutti. Questa salita è sicuramente da considerare nelle mezze stagioni, quando non fa troppo caldo e le condizioni del manto nevoso non permettono di andare più in alto. Ad ogni modo, la bellezza dell´itinerario, il suo valore storico ed i panorami che vi si possono apprezzare, fanno sì che il Pagano sia un´escursione fortemente consigliata ed alla portata di tutti. Se poi, come consigliato, si dovesse decidere di effettuare salita e discesa per itinerari diversi, allora l´intero giro verrebbe veramente valorizzato al massimo.
Il tratto ripido ed il Pianaccio sullo sfondo | Sguardo indietro, sull´ultimo tratto di cresta | Sulla cima del Monte Pagano |
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