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Lungo la cresta E del Sassalbo |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Malghera (q. 1937 m) Versante di salita: SE-E Dislivello di salita: 925 m - Totale: 1850 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate |
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Bella vetta, molto popolare, con una complessa struttura di creste. Presenta due cime distanti circa 420 m, disposte sull’asse E-W. La cima E (q. 2841 m) è collegata al vero Sassalbo (q. 2861.7 m) da una sottile e dentellata cresta, dove si svolge la via normale. La cresta SE che inizia al Passo di Malghera e la cresta N che diparte dalla Forcola di Rosso, vanno a formare la Cima E e segnano il confine di stato tra il Canton Grigioni e la Lombardia. Mentre la cresta E, che unisce le due cime e il complesso di rocce calcaree della vetta, sono interamente in territorio svizzero. Stupendo panorama circolare.
Dettagli della salita nella fotoscalata.
A Grosio, seguendo le indicazioni, si prende la strada per la Val Grosina e si sale fino a Fusino, dove c’è un bivio segnalato e la cassa automatica per il pagamento del ticket (€ 3,00). Qui si prende a sinistra e si sale lungo la stradina, quasi interamente asfaltata, che conduce a Malghera. Si parcheggia nello spiazzo che precede di una cinquantina di metri la bella chiesa (Santuario della Madonna del Muschio) dove c’è anche una bacheca e diversi cartelli indicatori.
Seguendo le indicazioni dei cartelli si imbocca una pista sterrata, in direzione SW. Lungo il percorso non appaiono altri segnali o cartelli, ma la pista è sempre ben marcata ed evidente, impossibile perderla. Dopo un primo traverso nel fondovalle sulla sinistra orografica, si affronta il gradone sopra il quale è posto il vasto ripiano erboso che accoglie il Lago di Malghera (2316 m). La pista lascia poi il posto ad un sentiero, anch’esso largo e ben marcato che supera il ripido pendio sopra il lago, sempre in direzione SW. Su magro pascolo e pietraie si sale infine al Passo di Malghera (o Forcola di Sassiglion q. 2542 m).
Da questo valico seguendo un sentierino si sale lungo la cresta SE del Sassalbo (cresta di confine), senza alcuna difficoltà, fino al largo pianoro del Passo Rovano (q. 2658 m, nominativo riportato solo sulla CNS), dove è stata ripresa la prima immagine di dettaglio. La cresta ora s’impenna e diventa molto impegnativa, conviene aggirarla a sinistra, per un canale detritico un po’ ripido ma facile. Quindi, dal passo citato si traversa un ripido pendio erboso, su di una esile traccia e poi si risale questo canale, rimanendo sulla destra, fino ad arrivare sulla cresta E.
Da qui la cima E è raggiungibile in pochi minuti, su rocce accatastate elementari. Per raggiungere la vetta bisogna invece affrontare la cresta in direzione W. A tratti elementari fanno seguito passaggi di I e un paio di II/II- durante lo scavalcamento di diversi spuntoni rocciosi. L’edificio sommitale lo si aggira a sinistra, sfruttando una cengia inclinata con un sentierino un po’ esposto che conduce in vetta, dove c’è un’alta croce in metallo con basamento in pietre.
Abbiamo due possibilità:
a) Come per la salita.
b) Si ritorna in prossimità della Cima E e poi si scende il detritico e facile (EE) pendio settentrionale di questa cima, fino ad arrivare alla Forcola di Rosso. Un ripido sentierino permette di scendere da questo valico, poi, senza percorso obbligato si scende in direzione SE fino al Lago di Malghera, dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.
Eventualmente portare una corda per i meno esperti.
L’itinerario da SE, dal Passo Rovano | Panorama di vetta, verso W | In discesa, sul sentierino che aggira a S la cima |
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