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![]() Il tracciato della via |
Regione: Veneto (Vicenza) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Altipiani Provincia: Vicenza Punto di partenza: Piazzale dei Granatieri (q. 1300 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 150 m - Totale: 300 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: tutto l'anno ma in estate è caldissimo |
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Itinerario tracciato nel 2013 da Tranquillo Balasso in solitaria e divenuto subito un classico del Monte Cengio per le sue difficoltà non troppo elevate. La roccia è ottima su tutta la via eccetto un punto e rispetto alla vicina Erica e Alice (sul pilastro accanto) presenta dei passi leggermente più difficili ma meno continuità nell´insieme ed è quindi di pari difficoltà.
Dalla Milano-Venezia prendere l´autostrada Valdastico fino a Piovene-Rocchette e salire verso Asiago. Superare tutti i tornanti fino ad un tratto rettilineo in cui una strada secondaria a sinistra con segnalazioni conduce al Piazzale dei Granatieri dove essa termina. Qui si parcheggia. Imboccare il sentiero che scende a Cogollo del Cengio e seguirlo in discesa fino alla base della parete rocciosa dove una traccia verso destra che dopo poco diviene una stretta cengia e che attraversa tutta la parete del Cengio. Seguirla oltre tutti gli strapiombi fino ad un canale sassoso, attraversarlo e raggiungere sulla parete difronte una serie di fessure che interrompe la continuità del muro grigio della terza pala, accanto ai gialli strapiombi. Un cordone e la scritta danno la certezza dell´attacco (20 min. dal piazzale).
Per tiri di corda:
1L salire la fessura facilmente (IV, 1 cl.) fino ad una nicchia gialla sotto uno strapiombo. Superarlo direttamente (VI, oppure più facilmente a destra, 2 ch. ed un albero) e proseguire lungo la stretta fessura successiva (V, 2 ch. e 1 cl.) fino alla cornice di sosta (30 m, V e VI, sosta su clessidre con cordone e albero)
2L superare il muretto sopra la sosta (V-, ch.) e traversare 6 m verso destra per salire poi una rampa (2 ch.) fino alla sosta alla base di un diedro (15 m, V- poi III, sosta su 2 chiodi).
3L salire lo stretto camino a sinistra della sosta (V faticoso, 1 cl. e 2 ch.) fin sotto ad un tettino che si supera atleticamente a sinistra su buone lame (V+, 3 cl.) per giungere sotto un altro tetto. Traversare a sinistra su una buona lama fino ad una fessura strapiombante che si supera direttamente (VI-, 3 ch.) fino alla comoda sosta alla base di un altro diedro (30 m, VI-, sosta su albero con cordone).
4L superare tutto il successivo diedro con atletico passo d´ingresso (V, 4 ch.) fino a quando a destra una frastagliatura permette di uscire (albero). Da questo punto traversare lungamente a destra in esposizione su una stretta cengetta (1 cl.) fino alla sosta situata su un albero in basso a destra (35 m, V poi facile, sosta su albero con cordone).
5L dalla sosta salire per terriccio ripido verso i diedri soprastanti fino ad un gradone. Superarlo un po´ verso destra (V+, 1 ch., attenzione roccia marcia!!) e poi imboccare il verticalissimo diedro sovrastante chiuso da uno strapiombo che si supera a destra (VI-, 2 cl. ed 1 ch.). Proseguire per le lame verso sinistra, più facili (1 ch. ed 1 albero) fino ad una stretta cornice sotto un altro diedro: qui conviene sostare per ridurre gli attriti (35 m, VI-, sosta da attrezzare su albero).
6L andare verso destra e salire il diedro appoggiato chiuso da un tetto (V, 1 cl. e 2 ch.) uscire verso destra sullo spigolo e salire facilmente alla terrazza soprastante (si può anche superare il tetto direttamente V+). Salire a sinistra in un camino ma percorrere la frastagliatura di sinistra (III+) e raggiungere la comoda sosta in cima alla terza pala (20 m, V, sosta comoda su norme clessidra, libro di via).
Dall´ultima sosta spostarsi un po´ verso destra e salire tutta la ripida cresta erbosa fino a dove diviene piatta (ometti). Proseguire fino a dove una larga cengia alberata verso destra porta in direzione della Granatiera ormai molto vicina (ometti). Passare sopra l´imbocco della galleria e salire in breve alla vetta del Monte Cengio donde per strada si rientra in breve alla macchina (20 min. dall´uscita).
Utili i friends ed alcuni cordini per qualche integrazione al tiro 2 ed al tiro 5. Inutili dadi chiodi e altro. La via è atletica e faticosa e con chiodatura artigianale (occhio). Attenzione all´inizio del tiro 5 alle lame instabili prima del diedro.
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