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![]() San Mauro da valle |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Vette Feltrine Provincia: Belluno Punto di partenza: Arson Mutten (q. 602 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1250 m - Totale: 2500 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Racchiuso dalle Valli di San Martino e di Canzoi, si distacca dalla dorsale principale delle Vette Feltrine emergendo isolato verso S. Ben visibile da tutta la vallata Feltrina, si presenta con verdi pendii erbosi alternati a fasce rocciose.
Da Feltre si raggiunge la frazione di Arson e poco oltre fino ai rustici di Mutten, ove si parcheggia nei pressi di una fontana (q. 602 m).
Dall´ esiguo parcheggio si inizia la salita seguendo le segnalazioni per la chiesetta di San Mauro segnavia 519. Ad un evidente bivio si continua verso sinistra nel bosco, alti in sinistra orografica della Valle di San Mauro. Superato un ripido tratto con terriccio franoso (cordino), si attraversa il greto di un torrentello e con qualche svolta si raggiunge il panoramico poggio ove sorge la chiesetta di San Mauro ( q. 1268 m - ore 1,45). Dalla chiesetta, abbandonato il segnavia 819 che verso destra sale alla forcella di San Mauro, si prosegue verso sinistra NW, attraversando lungamente sotto una fascia rocciosa fino al cedimento di questa. Sbucati sui vasti prati che caratterizzano il versante meridionale del monte, si inizia verso N la lunga e faticosa risalita di un evidente ampio vallone erboso con qualche affioramento roccioso (bolli rossi sui massi). Raggiunta la cresta in vista della Valle di Canzoi, si prosegue verso sinistra W, per traccia che sale a tornantini su roccette miste ad erba, fino a guadagnare un promontorio erboso. Per lunga cengia erbosa, si tagliano in diagonale i ripidi pendii erbosi del versante S , fino ad un canalino che permette di risalire in cresta. In breve verso sinistra lungo l´ aerea crestina, si raggiunge la sommità rivolta alla Valle di San Martino. (q. 1836 m - ore 3,30).
Come per la salita.
Consigliata escursione per gli interessanti scorci panoramici, nonché per le varie ed invitanti fioriture primaverili. Da evitare con neve o terreno gelato, per l'insidiosità dei ripidi pendii sommitali. La traccia non è sempre evidente, soprattutto con erba alta, e spesso è richiesto un minimo di orientamento e intuito. Ci sono anche alcune difficoltà tecniche: qualche tratto esposto e/o con cavo, ma soprattutto il vallone erboso, che a tratti supera i 45 gradi di pendenza e la cui scivolosità non è da sottovalutare (il posto non è nuovo a scivolate mortali, nonostante sia poco frequentato). Consigliati ramponcini.
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Al culmine del vallone erboso | Cengia erbosa | Crestina di vetta |
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