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Il Corno Branchino |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Pizzo Arera Provincia: Bergamo Punto di partenza: Valcanale (q. 1028 m) Versante di salita: N-NE Dislivello di salita: 950 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: aprile - ottobre |
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Fra le cime che circondano Valcanale, le più rinomate e possenti sono anche le più alte e frequentate: Pizzo Arera e Monte Secco, ma anche Corna Piana e Cima del Fop creano una sontuosa e dolomitica cornice a questa splendida vallata. Tuttavia, nei pressi del magnifico lago di Branchino si innalza una cima che porta lo stesso nome del piccolo bacino e che sa offrire, al pari delle vette citate sopra, panorami veramente grandiosi sia sulle vette seriane che quelle brembane. La via d´accesso alla Corna Branchino risulta tutto sommato rapida seppur presenti alcune difficoltà non banali.
Dalla strada della Val Seriana, appena dopo Ardesio, si abbandona la via principale per svoltare a sinistra verso Valcanale, percorrendo la strada finchè questa finisce, nei pressi di un ampio parcheggio appena dopo il paese. Da qui si segue a piedi il battutissimo sentiero CAI che conduce in mezz´ora circa al Rifugio Alpe Corte (1491 m): appena prima dei pascoli del rifugio, una deviazione verso sinistra permette di guadare un rumoroso torrente e di salire in direzione del Passo Branchino (segnavia Rifugio Lago Branchino), toccando dopo alcuni tornanti le due rustiche baite di Nevel (1604 m, 20 min dall´Alpe Corte).
Appena dietro la seconda baita di Nevel, si sale per tracce di animali il pendio pascolivo del Corno Branchino, finchè si incrocia una traccia più marcata che girando a destra punta verso il Passo di Marogella. La si percorre per un breve tratto, fino a che si arriva nei pressi di un grande abbeveratoio in cemento per bestiame, dove si lascia la traccia e si sale a sinistra senza traccia obbligata per ripidi pratoni puntando l´evidente forcella posta appena sotto la cima. Appena raggiunta la forcella ricompare una traccia ben evidente che verso sinistra porta alla base della parete: la si rimonta seguendo la traccia all´interno di un canalino un po´ friabile che termina su uno spuntone appena all´imbocco della cresta nord del monte(cartello di divieto di caccia). In realtà la cresta si percorre solo per un breve tratto fra mughi e roccette, visto che poi il sentiero si sposta sul versante est rimontandolo traversamente fra tracce un po friabili e decisamente esposte, finchè questo lungo traverso riporta in cresta sulla selletta posta fra le due cime principali del gruppo, entrambe velocemente raggiungibili.
Come per la salita.
Dalla cima è possibile scendere per scarsa traccia anche lungo la cresta sud per arrivare in quaranta minuti circa al passo di Branchino, dove poi prendere il sentiero di discesa diretto all´ Alpe Corte: trattasi di un´itinerario non alla portata di tutti, in quanto risulta spesso dispersivo e tende a mantenersi molto esposto lungo entrambi i versanti, attraversando per altro tratti fra erbe scivolose e roccette friabili: da effetuarsi solo se adeguatamente allenati, con clima sereno e terreno totalmente asciutto, stando preferibilmente sul filo di cresta o eventualmente nel meno esposto versante orientale (quello che termina col lago di Branchino).
Cima bassa rispetto alle altre della zona ma di alto gradimento per l´escursionista. Attenzione all´ esposizione e alle roccette non molto stabili sia lungo l´itinerario descritto sia lungo l´eventuale discesa lungo le creste sud.
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