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![]() Cima della Trosa |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Mergoscia (q. 760 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: CNS 1293 Osogna, 1313 Bellinzona |
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Nella vicina Svizzera esistono moltissime cime, più o meno conosciute, che offrono panorami di tutto rispetto ed ambienti vari ed interessanti.
L´idea di questa escursione nasce in un periodo nel quale restano ancora precluse le salite a quote più alte, a causa della molta neve residua. Un periodo però che chiede di non rinunciare ad una bella escursione.
La Cima di Trosa è una vera e propria sentinella sul Lago Maggiore. Sorge all´inizio della bella Val Verzasca, proprio sopra Locarno, e dalla sua vetta il panorama è interessantissimo a 360°.
La salita inoltre, sempre facile da un punto di vista tecnico, è comunque remunerativa per gli aspetti estetici e storici.
E´ necessario raggiungere Locarno, o seguendo l´Autostrada Ticinese da Chiasso in direzione nord per poi ridiscendere lungo la Piana di Magadino, oppure risalendo le sponde del Lago Maggiore (sponda Piemontese o Varesina, secondo la propria provenienza).
Si seguono quindi le indicazioni per Contra (attenzione a non seguire la strada per la Val Verzasca, perché ci si troverebbe esattamente sul lato opposto della valle, senza possibilità di attraversamento), poi per Mergoscia, raggiungibile attraversando una buia galleria.
Giunti al paese si sale sino alla parrocchiale (strada stretta), per poi piegare a sinistra (cartelli della sentieristica) e parcheggiare al termine della strada in ampio e gratuito parcheggio.
Si segue il bel sentiero, ben segnalato (indicazioni per Cima della Trosa, data a quattro ore di camminata), attraversando un fitto bosco.
Si piega quindi a destra (traccia principale, tralasciando alcune deboli deviazioni), quindi nuovamente a sinistra, per raggiungere l´abitato di Campigliai.
Quindi si attraversa Bresciadiga (q. 1132 m), Motta e Faedo (q. 1351 m), giungendo infine all´Alpe di Bietri (q. 1499 m).
Alle spalle dell´alpeggio si dipana il sentiero che, zigzagando, conduce ad una innominata bocchetta a quota 1657 m.
Da qui si offrono due possibilità: la più ripida segue a sinistra il filo di cresta (facile ma ripido); la più facile piega sempre a sinistra per percorrere un evidente sentiero a mezza costa in più dolce ascesa.
La vetta è comunque presto raggiunta, con una tempistica decisamente minore rispetto a quella abbondante proposta dalla cartellonistica ticinese.
Come per la salita.
Lungo la salita si possono scorgere bellissimi esemplari di Lacerta viridis (ramarro). Vale realmente la pena fermarsi e cercare di osservare questi interessanti e coloratissimi sauri.
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La frequentata vetta | Lacerta Viridis | La cima ed il paesaggio circostante |
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