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Il Piz Sarsuret da SE, nei pressi della (q. 2829 m) |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula Provincia: Estero Punto di partenza: Brail (q. 1636 m) Versante di salita: SE-E Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: estate |
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Si trova a cavallo tra l’Alta e la Bassa Engadina, nel Gruppo del Grialetsch. È formato principalmente da un lungo crestone E e da un’arcuata cresta NW che racchiudono, sul versante settentrionale, un settore staccato della Vadret da Sarsura. La poco pronunciata cresta S delimita invece il versante W, che presenta un’alta parete rocciosa, da quello S/SE, prevalentemente detritico e sorretto da ripidi pendii erbosi. È un bel 3000, anche se normalmente gli viene preferito il vicino e più elevato Piz Sarsura, le loro vie normali si svolgono però in valli e ambienti completamente diversi.
La via normale del Piz Sarsuret, qui proposta, prevede l’ascesa da SE, dal Munt Barlas-ch e per la cresta E ed è abbastanza facile. Tuttavia, la ripidezza di alcuni pendii e la mancanza di sentieri per quasi 1000 m di dislivello, richiedono esperienza.
Il tratto maggiormente impegnativo, ma pur sempre facile, è il ripido costone detritico che precede la cresta E. Quest’ultima è sufficientemente larga e in condizioni normali non presenta difficoltà. Ad inizio stagione utili piccozza e ramponi.
Da St. Moritz si prosegue verso la Bassa Engadina, fino a Brail. All’entrata di questo abitato c’è un ampio spiazzo dove parcheggiare.
Dal parcheggio si segue per un breve tratto la strada in salita e poi si imbocca una stradina sterrata che si stacca sulla destra, in direzione N. Essa taglia i prati di Paistels, raggiunge il ponte di (q. 1677 m) sull’Ova da Barlas-ch e poi sale con numerosi tornanti e conduce all’Alp Barlas-ch (q. 2078 m), dove termina. Allo scopo di evitare i fitti cespugli che circondano ad W e a N l’alpeggio, si prosegue sul sentiero (ben riportato sulla CNS) che sale a destra, verso NE e lo si segue fino alla (q. 2153 m), dentro il solco erboso e incassato di una valletta. Qui si abbandona il sentiero e si risale il ripido solco della valletta, in prossimità del ruscello, per circa 80 m. Non appena possibile si traversa a sinistra (W), uscendo dalla valletta, ormai al disopra dei fitti cespugli e poi si prosegue facilmente sui pendii erbosi del Munt Barlas-ch, fino a raggiungere la cresta sovrastante, circa 500 m ad E della (q. 2792 m). Un sentierino ben tracciato ma non riportato dalla CNS, permette di traversare da E ad W tale cresta, talvolta lungo il filo, talvolta poco a S dello stesso ed è un percorso in alcuni tratti un poco esposto e delicato in presenza di neve, per la ripidezza del pendio sottostante. La (q. 2792 m) viene lasciata sulla destra e si prosegue fin nei pressi della (q. 2829 m). Seguendo poi la cresta che si abbassa brevemente verso NW, si raggiunge una larga costola detritica (quella in primo piano nell’immagine principale) a SE della vetta del Piz Sarsuret. Tale costola, che si trova poco ad E del laghetto di (q. 2862 m), viene risalita fin verso (q. 2900) o poco più, fino ad individuare, a sinistra, un facile traverso che permette di raggiungere una conca detritica (nevosa ad inizio stagione). Si sale ora nel settore di destra di questa conca, quello meno ripido, con percorso evidente. Poi si volge a sinistra e si prosegue su di un ripido costone di detriti e facili rocce, che conduce sulla cresta E, a sinistra di un caratteristico torrione. Seguendo poi la cresta quasi pianeggiante si arriva facilmente in vetta.
Come per la salita.
Sulla cresta sopra il Munt Barlas-ch | A destra l’ometto in pietre della vetta | In discesa sulla cresta E, a destra il ripido pendio da scendere |
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