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Il Monte Rotondo dalla cresta SE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Ravizze (q. 1209 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1287 m - Totale: 2574 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: da maggio a ottobre |
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Importante nodo orografico al vertice di tre valli: la Val Gerola ad E, la Valle Lesina a NW e la Valle Varrone con le sue diramazioni, a S. Il toponimo ben rispecchia il profilo arrotondato delle creste, in particolare se osservato da NE. È accessibile senza difficoltà dalla via normale della cresta SE che inizia alla Bocchetta di Stavello, ma la relativa lunghezza dell’itinerario e i segnali in alcuni tratti poco evidenti, richiedono esperienza. Il panorama di vetta è molto esteso, sul settore dello Spluga, del Masino e delle Orobie Occidentali, in particolare sulla dorsale Pizzo Alto – Monte Legnone. Agli escursionisti più preparati è consigliabile la traversata, salire dalla cresta NE di difficoltà: F (vedi relazione Monte Rotondo – Cresta NE) e scendere da quella SE di difficoltà: E/EE, entrambe le creste sono raggiungibili dai pascoli dell’Alpe Svanolino.
A Morbegno si prende la strada della Val Gerola, si oltrepassa il paese di Pedesina e il successivo ponte sopra la forra del torrente della Val di Pai. Poco più avanti si svolta a destra e si imbocca la stradina, molto stretta ma asfaltata, che sale con numerosi tornanti fino a Ravizze. Si parcheggia nello spiazzo a fianco dell’ultimo tornante a sinistra. La stradina continua per un centinaio di metri, fino alle case, ma senza possibilità di parcheggio.
A destra del tornante dove si parcheggia è posto un cartello che riporta le indicazioni per Alpe Stavello e Bocchetta di Stavello (segnavia 130). Si imbocca questo sentiero che si addentra subito in un fitto bosco di conifere e poi sale con moderata pendenza sul versante destro orografico della Val di Pai, fino a raggiungere il torrente di questa valle. Tramite un ponticello in legno lo si attraversa e si prosegue sul versante opposto. Il sentiero ben marcato e segnalato sale, ora ripido, sui dossi erbosi ricoperti da radi alberi, passa vicino ad alcune baite diroccate e si approssima ad una bastionata rocciosa. Alla base della bastionata, dove c’è un bivio, si traversa a sinistra e poco più avanti ci accoglie un bel pianoro con una baita isolata, all’inizio del pascolo (vedi prima immagine di dettaglio). Oltre questa baita le tracce segnalate si confondono nella vegetazione e si dirigono verso sinistra, in un largo avvallamento dove scorre un piccolo torrente, sotto la verticale della Bocchetta di Stavello. All’inizio di questo avvallamento le tracce e i segnali scompaiono del tutto, ma il percorso è intuitivo, si sale senza percorso obbligato volgendo gradualmente verso destra. Mentre si rimontano i dossi del pascolo, sulla sinistra si potrà notare il sentiero che adduce alla Bocchetta di Stavello (q. 2201 m). Questo sentiero, segnato sulla cartografia con il n. 115, traversa quasi in piano tutto il pascolo soprastante e dopo averlo incrociato, si va a raggiungere la bocchetta citata, posta alla base della cresta SE del Monte Rotondo. Poco a sinistra della cresta, un sentiero segnalato risale con numerose svolte la china erbosa e conduce in vetta senza difficoltà. Allo scopo di rendere un po’ meno banale il percorso, si può salire lungo il filo della cresta, anch’esso elementare.
Abbiamo 2 possibilità:
1°) come per la salita;
2°) per la cresta NE. Tuttavia, se si sceglie di affrontare la traversata della montagna, è preferibile salire dalla cresta NE che è un poco più impegnativa e scendere da quella SE.
In salita, all’inizio dei pascoli | In salita | Dalla vetta |
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