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Regione: Veneto (Belluno)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica Provincia: Belluno Punto di partenza: P.so Monte Croce di Comelico (q. 1636 M) Val Padola Versante di salita: E-SE Dislivello di salita: 980 m - Totale: 1960 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Il Col Quaternà è famoso perché durante la prima guerra mondiale é stato un punto strategico di osservazione per le truppe italiane, che da questo colle dominavano le Dolomiti di Sesto e la Val Padola; tutta la zona è ricchissima di tracce della Grande Guerra con resti di trincee, reticolati, caverne. Placche commemorative lungo il percorso ricordano che Papa Giovanni Paolo II il 13 Luglio 1987 transitò sul sentiero che conduce alla cima del monte, in occasione del suo primo soggiorno in Cadore.
Raggiunto il Passo di Montecroce Comelico seguire la carrareccia segnavia n. 131, di fronte all´albergo, sul Passo. Salire fino a un primo bivio e girare a destra. Proseguire fino a un secondo bivio, girare sempre a destra per la carrareccia n. 149 e superare il Col della Croce (q. 1796 m). Un lungo saliscendi ci porterà, passando per la Malga Coltrondo ed il Rif. Rinfreddo, al bivio in località La Ponta (q. 2053 m - 2,00 h).
Proseguire a sinistra per il sentiero n. 173 che, con ampie curve, porta fino alla Sella del Quaternà (q. 2379 m). Salire diritti per evidente sentierino, ripido e faticoso, in mezzo a resti di fortificazioni militari, fino a sbucare sulla cima, presso la gran croce metallica.
Come per la salita. In alternativa, alla Sella del Quaternà svoltare a sinistra per il sentiero n. 148 raggiungendo il P.sso Silvella (q.2329 m). Proseguire a sinistra per il sentiero n. 146 fino al bivio con il n. 159, che riporta alla Malga Coltrondo. Da qui proseguire come per la salita fino al Passo Monte Croce di Comelico.
Bella cima panoramica con a ovest Padola, gruppo Popera, Croda Rossa di Sesto, Tre Scarperi e a est Frugnoni, Cavallino, Palombino, Longerin. Percorso sempre ben segnato e abbastanza semplice ad eccezione del tratto che va dalla Sella del Quaternà alla cima, che è ripido e richiede una buona sicurezza di appoggio perchè il terreno è molto friabile.
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