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L´accesso (giallo) ed il percorso di cresta (rosso) visti da W |
Regione: Abruzzo (Aquila)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso Provincia: Aquila Punto di partenza: Sella del Brecciaio (q. 2506 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 400 m - Totale: 800 m Tempo di salita: 1,00 h - Totale: 2,00 h Periodo consigliato: estate |
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La salita alla Cima Occidentale del Corno Grande lungo la cresta W costituisce un´interessante e piacevole alternativa alla troppo frequentata ed a tratti scomoda via normale, consentendo contemporaneamente anche una notevole riduzione del tempo di ascesa alla vetta (a volte può rivelarsi addirittura più rapida della Direttissima, spesso sovraccarica di scalatori, similmente alla via normale).
Dall´Albergo Campo Imperatore (q. 2130 m - raggiungibile con mezzi privati dall´uscita per Assergi della A24; in alternativa è possibile salirvi da SW tramite funivia, previa verifica dei periodi di apertura degli impianti, oppure a piedi seguendo il sentiero sottostante alla funivia stessa: disl. 1000 m, tempo di salita 2,30 h), si imbocca il sentiero n° 3 che, superato l´Osservatorio Astronomico ed il bivio per il Rif. Duca degli Abruzzi, attraversa a mezzacosta il versante E del Portella e risale con ripidi tornantini fino alla Sella di Monte Aquila (q. 2335 m - 0,30 h dall´Oss. Astronomico). Da qui si prosegue sul sentiero n° 2, lasciando sulla destra le indicazioni per la Direttissima ed affrontando la ripida e sassosa salita per la Sella del Brecciaio (q. 2506 m - 0,45 h dalla Sella di M. Aquila).
Dalla Sella del Brecciaio si prosegue verso la Conca degli Invalidi (q. 2615 m), quindi si seguono le indicazioni per la Via delle Creste (targa metallica), che si imbocca con una deviazione a destra (SW - sentiero n° 3A) e risalendo un breve tratto di roccette a tratti frantumate. Seguendo i bollini rossi e gialli che identificano l´esile traccia su roccia, si guadagna in breve la cresta; proseguendo con ripetuti attraversamenti da un lato all´altro del filo di cresta, alternando passaggi su roccia (I) con discreta esposizione (uno dei quali attrezzato con un piccolo passamano metallico) a tratti su breccia e rocce rotte, si giunge ai piedi della cima. Poco prima di confluire sull´ultimo tratto della via normale, con il quale si guadagna la vetta, si supera un bivio preferendo il ramo di destra.
Come per la salita, oppure tramite la via normale (relazione n° 340).
La salita presenta lievi difficoltà alpinistiche, da non sottovalutare specialmente in fase di discesa. Ciò rende questo itinerario indicato solo ad escursionisti dotati di un minimo di confidenza con la roccia o, comunque, accompagnati da escursionisti esperti ed attrezzati: è bene prevedere l´eventualità di assicurare in qualche tratto i meno esperti.
La salita può risultare a tratti monotona per il continuo alternarsi di brecce e roccette, ma offre eccellenti vedute sull´intero massiccio, con interessanti scorci sul Corno Piccolo da un lato e Campo Imperatore dall´altro.
In caso di intenso traffico di escursionisti, alcuni passaggi obbligati possono richiedere pause di attesa; in altri casi è possibile aggirare questi ostacoli individuando brevi tratti alternativi, ma mai allontanandosi troppo dal filo di cresta.
Spesso questo itinerario è erroneamente denominato Via delle Creste, della quale rappresenta invece solo una porzione: la Via delle Creste prevede la traversata completa del Corno Grande, congiungendo le sue tre vette (orientale, centrale, occidentale) ed il Torrione Cambi, e presenta impegnativi ed esposti passaggi di arrampicata su roccia (AD- con passaggi fino al III).
La cima è inclusa nell´elenco dei 2000 m dell´Appennino, pertanto è oggetto di collezione per gli iscritti al Club2000m.
Il tratto iniziale della cresta | In prossimità della vetta | La croce di vetta |
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