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![]() L´erbosa cima con la mole del M. Pescofalcone alle spalle |
Regione: Abruzzo (Chieti) ![]() Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo La Maiella Provincia: Chieti Punto di partenza: Guado Sant´Antonio (q. 1225 m) Versante di salita: NW Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,45 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Il Monte Rapina è una vetta secondaria e poco appariscente inclusa nella cresta settentrionale del Monte Pescofalcone. L´interesse escursionistico per questa vetta è dovuto principalmente al fatto che è una delle cime incluse nell´elenco dei 2000 m dell´Appennino.
Guado Sant´Antonio è raggiungibile in automobile da Roma percorrendo la A24 e la A25 per Pescara. Dal casello di Alanno-Scafa si prosegue per Caramanico Terme e, superatolo, ci si dirige a San Nicolao; da qui si avanza per un paio di chilometri fino all’imbocco di una malridotta stradina asfaltata (sul lato sinistro della via) che termina al parcheggio di Guado Sant´Antonio (q. 1225 m).
L´itinerario si salita parte dalla sterrata che si dirige a S, riconoscibile per l’indicazione per il Rifugio Barrasso (l´altra sterrata, diretta a E, scende nella Valle dell’Orfento e si riconosce per il pannello segnaletico di legno posto al suo avvio).
Dal parcheggio di Guado Sant´Antonio si segue l´evidente sterrata che si dirige a S, fino al Rifugio Guado Sant´Antonio (q. 1257 m - stazzo con abbeveratoio); da qui il sentiero piega a W, attraversando un fosso, e risale la Macchialonga immettendosi sul tracciato del sentiero n° 15B. Seguendo la traccia che solca il pendio erboso, si guadagna rapidamente quota e si arriva al Rifugio Barrasso (q. 1542 m - 0,45 h dal punto di partenza). L´itinerario prosegue sulla sinistra orografica del fosso che solca il Prato della Corte, con una monotona e faticosa salita senza percorso obbligato (le tracce i sentiero scompaiono) fino a q. 1900 m circa, dove si trova un´ampia conca erbosa delimitata parzialmente da pini mughi, ed appare alla vista la retrostante dorsale del Pescofalcone. Seguendo la cresta si aggira la conca sul lato sinistro e si affronta l´ultimo tratto di salita fino alla sommità del monte, riconoscibile per la presenza di un ometto segnavia circondato da fitti pini mughi.
Come per la salita.
La cima è inclusa nell´elenco dei 2000 m dell´Appennino, pertanto è oggetto di collezione per gli iscritti al Club2000m.
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Il Rifugio Barrasso |
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