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![]() Il Pizzo di Gino da SE |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: S. Nazzaro Val Cavargna, località Tecchio (q. 1300 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,15 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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È un’altro bell´itinerario per raggiungere questa panoramica vetta. Il canale nella parte centrale è un susseguirsi di risalti erbosi e rocciosi abbastanza ripidi, ma nulla di particolarmente impegnativo. La parte finale, anch’essa facile, ricalca la via della cresta ESE (vedi relazione: Cima Pianchette – Pizzo di Gino). Possibilità di caduta sassi, smossi dagli animali. Bisogna precisare che il canale in oggetto è quello a destra della verticale di vetta, quello che invece sale quasi parallelo al precedente, ma a sinistra della verticale di vetta e che raggiunge la spalla sulla cresta SW, è più impegnativo (PD).
Da Menaggio che si trova a metà del Lago di Como si segue la strada per Porlezza sul Lago di Lugano, poco prima di giungere a Piano Porlezza si prende la deviazione per la Val Cavargna e si sale fino a San Nazzaro Val Cavargna. Al margine NW del paese, in località S. Antonio (questa località non è riportata sulla CNS ma si trova tra le scritte di Bubegno e Posia), si segue la strada asfaltata che al termine della pineta giunge ai bungalow di Tecchio, dove si parcheggia ai margini della strada. Oltre i bungalow la strada prosegue ancora asfaltata per alcune centinaia di metri, ma senza possibilità di parcheggio.
Dai bungalow si segue la strada che costeggia ad E Il Sasso (q. 1437 m) e prosegue poi con ampi tornanti fino al Rifugio Croce di Campo (q. 1739 m). Il percorso fra i tornanti può essere accorciato seguendo le tracce di un sentierino che sale in linea retta il costone pascolivo. Poco prima di giungere al rifugio, una stradina quasi pianeggiante prosegue verso N e conduce all’Alpe Piazza Vacchera (q. 1774 m), sotto la parete S del Pizzo di Gino. Poco oltre, senza percorso obbligato, si attraversa un piccolo torrente e si sale a raggiungere l’evidente sentiero che attraversa tutto il versante S della montagna. Il sentiero lo si tralascia quasi subito sotto la verticale di vetta e con percorso evidente si volge a destra. Si segue il solco del canale, che nella parte inferiore è appena accennato, fino ad una facile placchetta, oltre la quale il canale si biforca. Si segue il ramo di sinistra che alterna tratti facili a ripidi risalti di roccia ed erba, comunque mai particolarmente impegnativi. Una ventina di metri sotto la cresta spartiacque, si raggiunge il sentierino che traversa sotto la cresta ESE. Da qui si prosegue in linea retta con il canale, su di un ripido pendio erboso con tracce di passaggi di animali e si guadagna una bocchetta sulla cresta citata. Si aggira a destra un risalto roccioso e su facili rocce ed erba si arriva in vetta.
La discesa avviene per la via normale della facile (EE) cresta SW (vedi anche relazione: Pizzo di Gino). Oltre la cresta rocciosa si scende l’ampio pendio erboso, senza percorso obbligato, fino a raggiungere il sentiero che traversa tutto il versante S della montagna. Seguendolo si raggiunge l’Alpe Piazza Vacchera (q. 1774 m), dove ci si ricollega con l´itinerario di salita e si ritorna a valle.
Il Rifugio Croce di Campo non è sempre aperto ed è di proprietà del Comune di San Bartolomeo Val Cavargna.
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Nella parte bassa del canale | Lungo il canale e l’Alpe Piazza Vacchera | L´uscita in vetta |
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