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![]() La Punta Peder di Mezzo dalla cresta W |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Bolzano Punto di partenza: Solda (q. 1861 m) Valle di Solda Versante di salita: W Dislivello di salita: 1660 m - Totale: 3320 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: estate |
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La Punta Peder di Mezzo è situata nel settore nord-orientale del Gruppo Ortles-Cevedale, ed è la cima più elevata, seppure di poco, della Cresta di Lasa che delimita a S la vedretta omonima e che ha origine alla Punta dello Scudo. Con quest´ultima vetta, che è la prima ad essere raggiunta nella traversata, ha diversi aspetti in comune: la parete N dirupata alta più di 200 m che precipita sulla Vedretta di Lasa e un versante S completamente detritico, con la Vedretta Peder di Mezzo ridotta ormai ad alcune placche di ghiaccio; la pari altezza, la Punta Peder di Mezzo è alta un solo metro in più rispetto alla Punta dello Scudo; il panorama molto simile e spettacolare in tutte le direzioni (vedi foto scalate) ed infine la bellissima e facile, ma non banale, cresta di collegamento.
Dalla strada per il passo dello Stelvio, in località Gomagoi, si prende la deviazione che risale la Valle di Solda, fino al paese di Solda.
Il sentiero con il segnavia n. 11 che conduce al Passo di Rosim ha inizio nei pressi dell´Hotel Solda, nella parte alta del paese. Con un bel percorso si attraversa all´inizio una zona boschiva con numerose svolte e si prosegue poi verso E sulla destra idrografica della Valle di Rosim. Raggiunto il margine del Piano di Rosim, il sentiero incrocia quello con il segnavia n. 13 proveniente dal Pulpito o Kanzel (q. 2348 m) dove vi giunge una seggiovia. Dopo aver attraversato il piano citato, in direzione NE si sale un lungo cordone morenico che conduce ad un pianoro, proprio di fronte alla seraccata della Vedretta di Rosim. Si prosegue costeggiando a sinistra (salendo) il ghiacciaio, su terreno morenico spesso instabile. Nella parte superiore si può salire sul ghiacciaio, se conveniente, raggiungendo infine i facili pendii detritici in prossimità del Passo di Rosim (q. 3288 m). Senza raggiungere il passo, si traversa sul ghiacciaio con moderata pendenza, prestando attenzione ai crepacci, fino a raggiungere il versante W della Punta dello Scudo. Non conviene traversare ulteriormente verso il Passo dello Scudo (q. 3392 m) che a causa dell´abbassamento
del ghiacciaio non è più tanto agevole da raggiungere, ma si risale al centro il facile e detritico pendio W della montagna, appoggiando gradatamente verso destra.
All´inizio dei risalti rocciosi che ostacolano l´accesso diretto alla vetta, si traversa
facilmente a destra e si raggiunge la cresta SW circa 50 metri sotto la cima.
Seguendo l´ampio filo di questa cresta, in breve si raggiunge la vetta della Punta dello Scudo (q. 3461 m). Senza traversare verso la cresta SW è possibile anche risalire l´intero pendio W fino in vetta, scalando da ultimo le rocce di un canaletto che rendono l´ascesa più interessante.
In ogni caso, dalla Punta dello Scudo si segue la cresta ENE in discesa e, aggirando alcuni risalti a S, si arriva ad una sella. Qui inizia la cresta W della Punta Peder di Mezzo e arrampicando prevalentemente a destra del filo, si raggiungere la vetta.
Come per la salita fino al margine del Piano di Rosim, dove si offrono almeno due possibilità per raggiungere Solda:
a) seguire il sentiero con il segnavia n. 11 per il quale siamo saliti
b) raggiungere il Pulpito (Kanzel) con il sentiero n. 13 e scendere con la seggiovia, in questo caso bisogna informarsi sull’orario dell’ultima discesa.
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La Punta Peder di Mezzo da NNW | Panorama di vetta verso SW | Foto ricordo di vetta con l´autoscatto, alle spalle l´Angelo Grande |
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