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![]() Spirlonga |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Schiara Provincia: Belluno Punto di partenza: Locanda a Stanga in Val Cordevole (q. 429 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 2400 m Tempo di salita: 5.00 h - Totale: 8.30 h Periodo consigliato: autunno |
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Aguzzo corno roccioso ben visibile in Val Cordevole che fa da spartiacque tra la Val Vescovà e la Val Ru da Molin. Ogni versante è particolarmente impervio .La parte inferiore del monte è fittamente coperta da vegetazione,quella superiore presenta invece aggettanti gialle pareti apparentemente inaccessibili. La via normale incide l´unico punto debole che parte dalla forcella che separa la Spirlonga dal monte Coro.
Dalla locanda La Stanga in Val Cordevole si sale per un centinaio di metri lungo la mulattiera diretta in Val di Piero. Ad un bivio la si abbandona assecondando sulla sinistra una buona traccia che sale nel bosco. Si percorre quindi lungamente una marcata ed esposta cengia che scende sul greto del Ru da Molin. Attraversatolo si risale la valle in destra orografica fino ad uno spiazzo ove confluisce dalla sinistra il canalone che cala dalla Forcella della Spirlonga (q. 700 - indicazione Spirlonga su masso ). Si risale detto solco per traccia non sempre molto evidente e a tratti delicata, fino a dove viene sbarrato dalle rocce. Si continua sul lato opposto (est) con attenzione per cengia erbosa e rocciosa facendo attenzione a non smarrire la traccia. Passati sotto il basamento del monte Coro (Van del Castel) si punta ad ovest (freccia rossa) verso l´intaglio che separa questo monte dalla Spirlonga. Per esile traccia anche esposta si perviene alla Forcella della Spirlonga. (q. 1346 m - 3,30 h)
Dalla Forcella della Spirlonga un´esile traccia sale i ripidissimi pendii orientali del monte, quindi traversando a sinistra in esposizione si raggiunge una pensile pala erbosa sul versante meridionale. La si risale fino ad una forcelletta che separa un´anticima dalla vetta vera e propria. Per saltini rocciosi con terriccio ed esposto canale erboso si raggiunge la spaziosa vetta.
Come per la salita.
Isolata cima visitata assai raramente. Oltre ai camosci vi giungono solo gli appassionati di questo genere di percorsi, che sappiano districarsi su tracce non segnalate, esposte e con singoli passaggi su terreno misto anche oltre il II grado. Considerata la progressione lunga ed impegnativa, conviene accompagnarsi a chi già conosce il tracciato.
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Lungo le cenge di accesso | Dalla vetta verso la Val Cordevole | Dalla vetta verso il monte Coro |
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