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![]() il Piz Turba da N |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Avers Provincia: Estero Punto di partenza: Juf (q. 2117 m) Avers Versante di salita: NE-WNW Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate |
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Il Piz Turba si trova nel Canton Grigioni, alla testata S della Val d´Avers. Da N si presenta come una bella piramide sorretta da un imponente basamento roccioso percorso da ripidi canali. Sulla cresta NE si eleva una caratteristica guglia calcarea più bassa della vicina vetta di una trentina di metri. Il versante NE, dove passa la via normale, è poco ripido e in passato era ricoperto dal Turbagletscher. Attualmente il ghiacciaio si è molto ridotto e sono rimasti solamente alcuni nevai e qualche placca di ghiaccio. La salita è facile (F), bisogna comunque prestare attenzione sulla cresta finale WNW che al mattino potrebbe essere ricoperta di brina ghiacciata, ma in condizioni normali non presenta particolari difficoltà. Piccozza e ramponi possono essere utili nell´attraversamento dei resti del Turbagletscher. Bellissimo panorama sul Gruppo Masino-Bregaglia e sul Piz Duan.
Percorrendo l’autostrada Lugano – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Nord e si prosegue sulla superstrada per il Passo del San Bernardino, che continua poi nella Rheinwald. Superati gli abitati di Splügen e Sufers si giunge a Rofla, dove si prende la deviazione per la Val Ferrera e Avers. Dopo aver risalito tutta la valle si arriva a Juf, dove termina la strada, buone possibilità di parcheggio. Juf e il paese più in alto della Svizzera abitato tutto l´anno.
Da Juf si segue il sentiero segnalato che porta a risalire la valle in direzione SE. Ad un primo bivio si prosegue a sinistra e si raggiunge il promontorio di Mutt (q. 2252 m). Qui il sentiero diventa ripido e sale con numerosi tornanti in direzione E, fino a raggiungere il secondo bivio poco sotto la Fuorcla da la Valletta (q. 2586 m). Si prosegue ora in direzione S, su di un lungo terrazzamento e con alcuni saliscendi si arriva alla sella della Forcellina (q. 2672 m). Da questo valico, abbandonato il sentiero, si sale verso SSW, seguendo alcune tracce e ometti di pietre. Con percorso evidente si attraversano poi quasi in piano alcune placche, in parte rocciose, in parte nevose e su gobbe di terreno morenico si giunge alla base di un ripido pendio di sfasciumi e detriti instabili. Dopo averlo risalito sulle tracce di un sentierino, si accede alla cresta WNW che conduce in vetta.
Come per la salita.
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Sul versante NE, la vetta è la piramide al centro che sembra più bassa | A destra il pendio di sfasciumi da salire e la cresta WNW | Panorama di vetta verso SSW |
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