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Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Verzasca Provincia: Estero Punto di partenza: Alpe Daghei (q. 960 m) - Val d'Osura Versante di salita: NW Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: giugno - ottobre |
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Selvaggio picco in passato senza nome sulla CNS, il Sass dī Argent domina interamente la Val dī Osura, verso la quale presenta unī imponente parete. Da SW, in particolare se vista dallī Alpe Spluga (1838), appare quale bella piramide dalle levigate placconate, che ne fasciano la parte bassa e le donano la colorazione da cui deriva il toponimo. Lī itinerario proposto ne percorre, invece, lī aerea Cresta NW, piuttosto frastagliata dalla Bocchetta Canōva al primo torrione, consentendo un ī arrampicata facile ma molto emozionante.
Da Milano autostrada per Como-Chiasso. Superata la Dogana, proseguire sino allī uscita di Bellinzona Sud, poi prendere la Cantonale in direzione Locarno sino alla grande rotonda subito dopo lī aeroporto di Magadino, dove si tiene per Gordola. Imboccata la Val Verzasca, si sale a lato della grande diga superando Vogorno, Lavertezzo e giungendo a Brione Verzasca. Abbandonata la valle principale, a sinistra si prende per la Val dī Osura, laterale della verzasca, salendo a Daghei, dove termina la strada.
Dal parcheggio si segue la sterrata che subito diviene sentiero, attraversando dopo una ventina di minuti il Torrente Osura su di un ponte, per poi costeggiarlo a sinistra tra giochi dī acqua, cascate, scivoli e pozze che offrono scorci incantevoli. Superato Wald (1170), la stretta valle comincia ad allargarsi e il percorso si fa pianeggiante, attraversando la zona umida di Sciupa e giungendo alla Capanna Osola, che rammenta la classica casa nei boschi. Cento metri prima della capanna, si incontra un bivio, che a sinistra indica il sentiero per Giumaglio-Capanna Spluga-Corte del Fornče. Lo si segue, attraversando quasi subito un rio, quindi risalendo una costa per poi traversare a destra ed entrare in una ripida pineta al cui termine si sbuca alla Corte del Fornče (1697). Da qui si procede su terreno sempre pių aperto, sentiero recentemente riattato, che porta verso destra, evitando cosi le pietraie a grossi macigni, per traversare in fine quasi in piano sotto le pareti del Pizzo delle Pecore e raggiungere la Bocchetta di Canōva (2226). Dalla Bocchetta si segue la cresta NW, passando dapprima sotto ad un gendarme, poi a destra di un torrione, lungo un canale/diedro di roccia ed erba (II+) che non offre possibilitā di assicurazione. Tale canale č pure raggiungibile scendendo dal versante opposto, in direzione Capanna Spluga, quindi traversando a sinistra sotto ad uno sperone, oltre il quale sale una conoide erbosa sempre pių ripida che in alto si trasforma nel diedro/canale, usciti dal quale, facilmente ci si porta sotto ad una punta, che č preferibile scavalcare, pervenendo ad un colletto da cui inizia la cresta vera e propria, affilata ed aerea, in questo tratto iniziale pressochč orizzontale. Con bella arrampicata (II/II+) la si segue sempre sul filo sino alla vetta, disarrampicando per pochi metri (II+) nel superare un intaglio.
Come per la salita. Nel caso non si volesse ripercorrere in discesa il diedro canale, č possibile una volta tornati al colletto dove inizia la cresta vera e propria, scendere la placconata lungo una stretta striscia erbosa per poi traversare facilmente a sinistra sino ad un dosso erboso, dal quale su tracce di animali e pochi passi di I/II- si scende alla base delle placconate, costeggiando la quale si torna verso la Bocchetta di Canōva dove si risale per il sentiero proveniente dallī Alpe Spluga.
Splendido percorso, č preferibile affrontarlo in due giorni, pernottando alla Capanna Osola, priva di custode, ma perfettamente attrezzata, cosė da gustare appieno la bellezza della Val dī Osura. I giochi dī acqua nella parte bassa, il Monte Zucchero con le sue bastionate ad anfiteatro e la Rasiva, che lentamente si svela in tutta la sua maestā salendo verso la Bocchetta di Canōva
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