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![]() Le Cime di Noga da Dasio. |
Regione: Lombardia (Como) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Camoghè Provincia: Como Punto di partenza: Dasio (q. 580 m), Valsolda Versante di salita: SW Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Tra le varie sculture rocciose che la natura ha saputo ricavare in quel piccolo, selvaggio angolo di mondo racchiuso tra la provincia di Como e Lugano che è la Valsolda, vero e proprio gioiello da scoprire, e tra le quali spiccano il Sasso di Monte, il Pizzo Ravò per non parlare del Torrione, le Cime di Noga sono le meno appariscenti, sebbene ad E verso la Bocchetta di Noress anch´ esse mostrino una possente quanto articolata struttura rocciosa. A W, invece, chiudono la conca di Dasio con una cresta dalle geometrie più dolci, se tale termine può essere usato nel descrivere il roccioso, tormentato paesaggio comune a tutta la valle, lungo la quale corre l´ itinerario proposto che ne raggiunge il punto più alto.
Da Milano autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire sino a Lugano Sud, seguendo dapprima il lungolago, poi la litoranea in direzione Porlezza. Rientrati in Italia alla Dogana di Gandria, si continua sino ad incontrare sulla sinistra, subito dopo una breve galleria, la deviazione per Dasio, dove termina la strada. Parcheggio nel piazzale antistante la chiesa. Dasio si può altresì raggiungere da Como risalendo a Menaggio, da cui per Porlezza. Superato lo splendido centro rivierasco, costeggiando il Ceresio verso Lugano e attraversati vari paesini, si raggiunge la deviazione per Dasio, che in questo caso rimane sulla destra subito prima della breve galleria. (Cartelli poco visibili)
Dal parcheggio si attraversa verso monte il centro di Dasio, lasciando a destra il sentiero n° 3 e proseguendo lungo il n° 5 per l´Alpe Mapel (1145). Usciti dal paese, dopo un primo tratto piuttosto ripido, si procede con blanda pendenza verso ENE, superando una baita sovrastata da un´ alta parete che si aggira sulla destra con erta salita. Giunti al culmine, si riprende verso ENE passando sotto la dirupata parete E del Sasso di Monte (1262) e arrivando nel solco vallivo dove scorre il torrente. Lo si segue, attraversandolo un paio di volte, sino ad incontrare un bivio dove si abbandona il sentiero principale per seguire la diramazione di sinistra, che a mezzacosta conduce nel vallone a N del Sasso di Monte. Su traccia segnalata discontinua lo si risale interamente, arrivando infine alla Forcola, aperta tra l´ anticima W del Sasso di Monte a sinistra e le Cime di Noga a destra. Seguendo la traccia segnalata a destra, si procede in leggera salita aggirando un costone, quindi incrociata la traccia che a destra scende all´ Alpe Mapel, si abbandona il segnavia per inerpicarsi lungo la dorsale SW, che si segue lungamente superando qualche roccetta e alcuni saliscendi sino alla vetta, oltre la quale la cresta precipita formando vari risalti rocciosi.
Come per la salita. Una volta giunti in prossimità della forcola è possibile seguire a sinistra la traccia segnalata che con splendida traversata porta all´ Alpe Mapel, dalla quale si scende lungo il Sentiero n° 5. Dall´ Alpe Mapel è pure possibile raggiungere verso E su traccia segnalata l´ Alpe Serte (860), dalla quale per carrareccia (segnavia n° 3) all´ Alpe Ranco e da questa su bel sentiero a Dasio.
Ambiente selvaggio, pareti dirupate e creste frastagliate disegnano un mondo inaspettatamente affascinante che rapisce l´ animo, facendo da cornice ad una magnifica escursione che a proprio piacimento può essere ampliata concatenando il Sasso di Monte (v. relazione). Piccole quote per grandi emozioni
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