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![]() Il Pizzo Uccello da S. Bernardino. Sullo sfondo il Piz Cavriola. |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina Provincia: Estero Punto di partenza: Fonti Acque Ferruginose di S. Bernardino (q. 1608 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1110 m - Totale: 2220 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo Uccello fa parte della classica iconografia di S. Bernardino, quella dellle cartoline per intenderci. Elegante scoglio, dalle forme slanciate, la cima S è la più frequentata e panoramicamente aperta fra le due punte che ne costituiscono la sommità. Dal Passo del S. Bernardino, invece, presenta una vasta costiera rocciosa dalle impressionanti pareti alte fino a 500 metri, mentre a SE digrada in modo più dolce e regolare nell´ ameno solco della Val Vignun.
Da Milano Autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione Passo del S. Bernadino, uscendo a S. Bernardino paese poco prima del traforo. Si scende al centro abitato e appena superato il fiume si svolta a sinistra, nell´ ampio piazzale delle fonti ferruginose.
Percorso il piazzale sino al fondo, dove inizia il sentiero segnavia per lo Strec de Vignun (2373), si attraversa il torrente su di un ponte, quindi si entra nel Bosch di Pescion con salita abbastanza sostenuta. Passati accanto ad una bella cascata, si esce sui pascoli di Pian Lumbrif (1854, pure raggiungibile dal Passo S. Bernardino), dai quali tenendosi a sinistra del Ri de Fontanalba, si raggiunge la Cassina de Vignun (2115), all´ imbocco dell´ omonima valle. Qui si può arrivare anche da Acubona, parte alta di S. Bernardino, sempre su sentiero segnalato ma sul lato destro del Ri di Fontanalba, che si attraversa su di un ponte poco prima di arrivare. Dalla Cassina si prosegue brevemente per la Val Vignun sino ad un bivio, dove si segue la traccia a sinistra (freccia bianco/azzurro su masso) che per prati, verso N, porta alla quota 2382 dove si trova un grosso ometto di sassi. Passando sotto la splendida placconata della Parete Sud, si risale al suo fianco per poi traversare a destra e salire la Foppa del Piz, giungendo all´ intaglio fra le due cime in corrispondenza del risalto meridionale della Cima N (2724). Per l´ aereo filo di cresta, recentemente attrezzato con catene, o appena alla sua sinistra, superato un gradino roccioso (II) si arriva in vetta (2717).
Come per la salita.
La salita alla Cima Nord (2724), risulta più impegnativa e complessa rispetto la più facile e panoramica Cima Sud. Dall´ intaglio fra le due cime, si traversa a destra sotto la parete meridionale della Cima Nord finchè non si vede l´ opportunità di salire per il friabile pendio SE, a placche scistose, oppure si prosegue in diagonale fino alla cresta NE seguendo la quale si arriva in vetta (difficoltà F+/PD-).
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