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![]() La cima |
Regione: Val Aosta (Aosta) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa Provincia: Aosta Punto di partenza: Stazione arrivo ovovia al Crest (q. 2000 m ca), Champoluc Versante di salita: N Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 2100 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: estate |
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Visti dal Lago Perrin, i dirupati fianchi della Gran Cima destano una certa impressione e pur facendo parte di un comprensorio ad alta densità turistica, è forse questa la causa della sua scarsa frequentazione. Ingiustamente trascurato dal grande flusso escursionistico, più interessato ai laghi circostanti o al rinomato Testa Grigia (v. relazione), solitaria svetta accanto all´ altrettanto poco noto Mont Perrin , facilmente concatenabile (v. relazione).
Autostrada Torino Aosta, uscita Verres. Si risale la Val d´ Ayas sino a Champoluc, dove si prende l´ ovovia per il Crest.
Dalla Stazione d´ arrivo del Crest (per "Crest" si intende la zona d´arrivo dell´ovovia e non il paese sottostante, a quota 1980) si segue la sterrata che inizia a sinistra della partenza dell´ovovia di Ostafa. La strada passa vicino ad un punto di ristoro invernale, poco oltre il quale si incontra un bivio, dove si prende a destra, arrivando al villaggio Walser di Cuneaz (2032). Attraversato l´abitato, si prosegue a destra (a sinistra si finisce in un alpeggio), per poi incontrare una seconda biforcazione. Questa volta ci si tiene a sinistra, (segnavia 1, 11a e 13) guadando in successione due ruscelletti, di cui il secondo nei pressi di una piccola cascata. Giunti ad una radura, si segue la diramazione che scende verso il torrente Cuneaz (numero 13), lo si attraversa, e si passa sul lato opposto del vallone, costeggiando l´alpe Plan Long alla sua sinistra. Quindi, intervallando tratti ripidi a tratti pianeggianti si arriva ad una diramazione (2500), da dove, tenendosi a destra, si raggiunge il Lago Perrin (2635). Abbandonato a destra il sentiero che prosegue per il Col Perrin (2655), senza perdere quota si costeggia a sinistra il lago, in direzione dell´ evidente canalone tra la Gran Cima e il Mont Perrin. Lo si risale sull´ erboso lato sinistro, lungo una traccia che in alto si perde tra le pietraie, arrivando al Colletto (2898). Si piega decisamente a sinistra, portandosi alla cresta SE, e per blocchi a fogli, saltando o aggirando alcune fratture della roccia, si raggiunge la dirupata vetta.
Come per la salita. Scendendo dalla vetta si può utilizzare una larga cengia sulla destra che porta più velocemente al Colletto.
Angolo fortunatamente rimasto intatto, consente un buon approccio con l´ ambiente d´ alta montagna. Fino al Colletto, l´ itinerario proposto è comune a quello del Mont Perrin, ma per chi lo desiderasse è possibile raggiungere anche il Corno Vitello con disagevole e non tracciata traversata.
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