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Regione: Val Aosta (Aosta) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Cervino Provincia: Aosta Punto di partenza: Parcheggio di Cheneil (q. 2050 m), Valtournenche Versante di salita: S Dislivello di salita: 1350 m - Totale: 2700 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Il Grand Tournalin è la cima più alta della cresta che divide le valli Ayas e Tournenche, ed è senza dubbio uno dei più rinomati belvedere sul Cervino, tanto che Whimper vi si recò per individuarne la possibile via di salita. Separato da un colle dal Petit Tournalin, nel punto meridionale della cresta sommitale si trova un´ anticima, o Punta Sud (3370), segnalata da una croce , dove generalmente si ferma la gran parte degli escursionisti (EE). Per giungere sul punto più alto, le difficoltà sono ,invece, di tipo alpinistico (PD).
Autostrada Torino-Aosta, uscita Chatillon, da dove si seguono le indicazioni per Cervinia. Giunti a Valtournenche, si svolta a destra per Cheneil, parcheggiando nel piazzale sottostante il piccolo centro.
Dal parcheggio in circa dieci muniti si sale al piccolo centro di Cheneil, dove si imbocca il sentiero n° 30 che in breve porta fuori dal rado lariceto, procedendo attraverso estesi pascoli. Lasciata a destra la deviazione per il Col de Nana, si continua con un lungo mezzacosta in direzione dell´ evidente canale che discende dal Colle dei Tournalin. Alcuni ripidi tornanti, poi la mulattiera entra in una conca detritica che un tempo ospitava un modesto apparato glaciale di cui non rimane alcuna traccia. La salita si fa più faticosa, il terreno via via più infido, ma i resti della mulattiera voluta da J.A. Carrel, coi suoi muri a secco, è ancora ben riconoscibile. Stando a sinistra, si passa ridosso una parete , quindi tra massi si traversa al Colle dei Tournalin. Dal colle si piega a sinistra, seguendo la traccia con ometti fin sulla cresta di rocce rotte, che a destra precipita in modo impressionante. Si prosegue ripidamente per questa, arrivando al ´mouvais pas´ : un´ esposta placca di una decina di metri con appigli discreti nella prima parte, decisamente più scarsi nella seconda, attrezzata con corda fissa nel 2009. Superato questo passaggio ostico, la traccia riprende a salire ancora tra roccette non difficili. Si passa accanto ai ruderi del rifugio fatto costruire anch´ esso da Carrel, e si prosegue su terreno via via più semplice fino al tratto detritico che precede l’anticima sud (3370) dove si trova una croce metallica. Come già detto nell´ introduzione, il percorso escursionistico termina qui, dove appunto la gran parte dei salitori si ferma. Per la vetta vera e propria, invece, si continua lungo l´ esposta crestina sino ad un salto di una ventina di metri (III). Con una breve doppia lo si discende, lasciando eventualmente la corda per la risalita, e di conserva si scala l´ aerea cresta finale che conduce all´ ometto di vetta (II).
Come per la salita. Una volta tornati al Colle dei Tournalin, in circa venti minuti è possibile raggiungere il meno frequentato Petit Tournalin (3207) lungo la cresta NW (v. relazione).
Escursione impegnativa, piuttosto frequentata sino alla Cima Sud, diviene solitaria nella sua ultima espostissima parte. Grandiosa la vista sul Cervino.
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