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![]() Il Bernina dal rifugio Marco e Rosa |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Località Campomoro di Chiesa in Valmalenco (q. 1950 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 2100 m - Totale: 5200 m Tempo di salita: 9,00 h - Totale: 15,00 h Periodo consigliato: giugno - agosto |
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Il Pizzo Bernina è la cima più elevata delle Alpi Retiche occidentali ed è anche la vetta più orientale delle Alpi a superare i 4.000 m. Situato tra i comuni svizzeri di Pontresina e Samedan è la vetta più alta del cantone dei Grigioni. Si trova lungo il confine con la frontiera italiana cui appartiene un’antecima di 4021 m.
Da Sondrio si prende la provinciale per Lanzada (13 km), quindi si sale in Val Lanterna. Dopo essere passati per Campo Franscia, si continua per 7 km fino a raggiungere il bacino inferiore delle dighe di Campo Moro. Si lascia qui l’auto e, attraversata a piedi la diga, si segue un sentiero segnalato che conduce al rifugio Carate. Si prosegue sul sentiero che, poco oltre il rifugio, alla Bocchetta delle Forbici diventa tipico di alta montagna. Seguendo il sentiero, a circa 3 ore dalla paretnza, si perviene al rifugio Marinelli, dove è consigliabile fermarsi per la notte e iniziare da qui l’ascensione alle prime luci del giorno seguente.
Dal rifugio Marinelli si segue il sentiero che porta al passo occidentale di Marinelli e alla vedretta dello Scerscen Superiore (indicazioni per il rifugio Marco e Rosa). Arrivati sul ghiacciaio si procede compiendo un semicerchio sulla sinistra riavvicinandosi alle bastionate rocciose della parete E della Cresta Guzza. Il rifugio Marco e Rosa è visibile sopra di noi. Per raggiungerlo si può percorrere il canalone ghiacciato della Cresta Guzza oppure, in quanto quest’ultimo reso insidioso dalla presenza di crepacci, risalire la via ferrata che sale lungo lo sperone roccioso su cui è posto il rifugio. In questa escursione si è scelta la seconda possibilità. Da segnalare difficoltà nel raggiungere l’attacco della ferrata a causa del ritiro della vedretta dal bastione roccioso con la formazione di un profondo crepaccio tra ghiaccio e roccia. Alla fine della ferrata si arriva al Marco e Rosa. Oltre il rifugio si risale la spalla nevosa S e dopo un breve tratto di roccia si risale la cresta S-E. Si affrontano due tratti di roccia (attrezzati con anelli per la discesa in corda doppia) separati da una cengia nevosa. Dopo essere passati per la cima italiana si continua sulla cresta nevosa, molto sottile ed aerea; infine con un ultimo tratto di roccette si tocca la cima svizzera.
Come per la salita.
Nei giorni seguenti a questa salita è stata posizionata una passerella metallica per superare il problematico crepaccio formatosi tra in ghiacciaio dello Scerscen Superiore e l’attacco della via ferrata che conduce al rifugio Marco e Rosa.
Aggiornamento del 20/07/2012: l´alpinista Claudio Somaschi comunica che alla fine della catena, in discesa verso il ghiacciaio, sono presenti 2 gradini in ferro piegati in modo molto evidente contro la roccia verso il basso e distanziati fra loro di oltre 1 metro, che è presente una corda (più un secondo pezzettino) sgualcita provvista di 1-2 anelli pressoché inutilizzabili in fase di discesa e che la distanza evidente fra la fine della ferrata e il ghiacciaio è tale da costringere ad uno spostamento da sinistra verso destra per poter arrivare ad un appoggio sicuro sul ghiaccio. Infine la precedente ferrata prevedeva già una scaletta metallica che tuttora è presente ma 50 m più in alto e ridotta male. Per cui conviene effettuare una calata a corda doppia per scendere sul ghiacciaio date le pessime condizioni del tratto attrezzato che non offre adeguata sicurezza.
Aggiornamento del 2024: David Allori comunica che la ferrata in prossimità della crepaccia terminale non si sale più a causa del distacco e abbassamento del manto ghiacciato, pertanto bisogna continuare dritti verso la fine del ghiacciaio stando attenti a un enorme crepaccio per poi trovare sulla destra la nuova via ferrata.
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Via di accesso al rifugio Marco e Rosa | Primo tratto sul nevaio | La parte della salita sul versante settentrionale |
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