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Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche Provincia: Bolzano Punto di partenza: Vellau (q. 1000 m), Val Venosta Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1737 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 6,30 h - Totale: 12,00 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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La cima è situata nella zona centrale del Gruppo del Tessa; il percorso, facile e accessibile a chiunque abbia un minimo di preparazione fisica ed esperienza, offre luoghi e panorami di grande bellezza; data la lunghezza del percorso è consigliabile suddividere il cammino in due giorni appoggiandosi al Biv. Eugenio Guido Lammer. Il toponimo in ligua tedesca della cima è Lazinser Roetelspitze; la nomenclatura in lingua tedesca è l´unico modo di distinguerla dalla omonima cima situata nello stesso gruppo del tessa, più ad E.
Da Merano (BZ) si prosegue in direzione di Lagundo, da qui si imbocca una stretta e tortuosa strada di montagna in direzione Vellau, più avanti seguire le indicazioni per la bidonvia; qui si può parcheggiare la macchina, per proseguire con la bidonvia, o volendo a piedi per il sentiero segnato 25. Scesi alla stazione a monte della bidonvia si giunge, in pochi minuti, alla Leiteralm (q. 1522 m). Da qui seguendo l´Alta via di Merano in direzione W-NW, si giunge in h. 1,15-1,30 al Rif. Casa del Valico (q. 1839m), (in lingua tedesca Hochganghaus; qui si ha la possibilità di riempire la borraccia alla fontana). Si prosegue imboccando il sentiero segnato 7, il quale fino a Il Valico si presenta ripido e faticoso, a tratti attrezzato; con una scaletta metallica poco ripida comincia il tratto di percorso attrezzato, da qui in poi si troveranno catene fisse in alcuni passaggi, i quali restano comunque facilmente superabili e poco esposti; l´attrezzatura da ferrata può essere d´aiuto a chi non è esperto (h. 1,30-1,45). Giunti a Il Valico (q. 2440 m) si apre un avvallamento nel quale si potrà vedere il Lago Lungo (Langsee). Qui attenzione a non confondere la Cima Rosa in questione: non imboccare il sentiero segnato 5 che prosegue in direzione E, bensì mantenersi sul sentiero segnato 7 che prosegue in direzione NW attraverso la zona dei Laghi di Latte. Qui il sentiero si presenta poco intenso e ci permette di prendere il respiro fino a quota 2600 m circa dove ha inizio un nuovo tratto di sentiero attrezzato con catene fisse, più breve ma più intenso del precedente; questo pùo risultare innevato e parzialmente ostruito anche nei mesi di luglio agosto se le nevicate invernali sono state abbondanti. Si giunge al Biv. Eugenio Guido Lammer (q. 2707 m), il quale domina la Valle dei Lazi ed è un utile punto di appoggio per dormire, fornito di otto cuccette, (da Il Valico in h. 1,00- 1,20). Sempre per il sentiero segnato 7 in h. 1,00 si giunge al Passo dei Lazi (q.2808 m; Halsjoch in tedesco). Anche questo tratto di sentiero può risultare innevato, ma resta comunque facilmente superabile anche senza attrezzatura specifica. Giungendo al passo alla nostra destra la Cima Rosa e a sinistra il Cigot (q. 2998 m), altra cima particolarmente bella di più faticosa ed impegnativa ascensione.
Dal Passo dei Lazi in direzione NW attacca il sentiero che sale alla Cima Rosa: salita breve (45 min.) ma abbastanza intensa e ripida, a tratti attrezzata con catene fisse. Attacca subito con un passaggio dove ci si deve aiutare con le mani, proseguendo poi fino a metà in cresta su sentiero puttosto facile; continua attraverso una pietraia e diventa leggermente più impegnativo: si incontrano rari punti dove è necessario l´aiuto delle mani. Così fino alla cima dalla quale il panorama in assenza di nuvole è particolarmente gradevole a 360°.
Come per la salita.
Salita poco impegnativa dal punto di vista tecnico; il percorso risulta però piuttosto lungo se effettuato in un giorno solo, sopprattutto per la fase di rientro; essendo vincolati dagli orari della bidonvia si ha poca flessibilità sugli orari di partena e ritorno.
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