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![]() La cima |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Catinaccio Provincia: Trento Punto di partenza: Gardeccia ( q.1950 m) Versante di salita: W-SW Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: luglio - settembre |
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Cima centrale dei Dirupi di Larsec con bellissimi panorami sul Catinaccio centrale e le torri del Vajolet.
Da Gardeccia (q. 1950 m), facilmente raggiungibile con i bus-navetta che partono da Pera di Fassa, si traversa il letto del Rio Sojal per prendere le indicazioni per il sentiero attrezzato “Bepo de Medil”. Il sentiero sale a zig-zag prima per prati e poi per ghiaie; la direttrice è un grande roccione allo sbocco del canalone che scende tra la Palaccia e la Pala di Mesdì. In meno di un’ora si è all’imbocco del canalone giusto sopra la congiunzione del sentierino che proviene dal Violet sulla sinistra orografica del torrente Sojal. Qui è l’attacco vero e proprio della via di salita.
Si sale ancora un poco nel canalone e quando si biforcherebbe si indovina sulla destra una stretta ma facile gola attrezzata. In poco tempo si arriva nel punto dove un salto chiude la gola. Lo si può superare a destra (cavi posti male) oppure a sinistra (breve passo di arrampicata di un paio di metri, I). Si esce nel bellissimo anfiteatro della Pala del Mesdì e lo si risale fino ad un esposto traverso sotto un roccione strapiombante. Passato questo punto non attrezzato si giunge ad un forcellino da dove parte un sentiero per scendere nel Larsec. Da qui in circa 15 minuti, si è in vetta dopo aver passato un brevissimo tratto in arrampicata (I) su rocce scure.
Come per la salita.
Si può anche scendere dal Larsec (itinerario bellissimo ma assai più lungo) e per il Passo delle Scalette (sentiero attrezzato); ci vogliono almeno 2 ore e mezza per poter tornare a Gardeccia. Eventualmente fare una buona scorta d’acqua.
Nota: salita l'8 Luglio scorso e da Gardeccia (dove si scende dal pulmino) bisogna andare subito a destra dello stabile vicino al Rio Soial: non c'è più l'indicazione per il sentiero De Silvestro. Si attraversa il Rio Soial e si segue l'evidente traccia (all'inizio c'è un ometto, poi sbiaditi segnavia). Sotto la Torre Sanesi c'è un primo crollo del sentiero (ma c'era già da tempo); dopo che ci si raccorda col sentiero che proviene dal Vaiolet, ci si porta verso il canalone (anche qui c'è un altro crollo); nel canalone il sentiero scompare, c'è una traccia che va e viene a causa dei vari crolli, con sbiaditi segnavia (vari passaggi di I/I+). All'ingresso della gola, le attrezzature sono precarie, qualche fittone è divelto. Nel salto che chiude la gola si deve utilizzare la staffa a sinistra ed arrampicare (I+) perché il cavo a destra ha due fittoni su tre divelti. Dopo dall'anfiteatro non ci sono grossi problemi a parte sotto le curiose torrette di cresta dove risulta un po' scavato dall'acqua. Si consiglia di non riscendere da qui ma di entrare nel Larsec e proseguire verso il Passo delle Pope (a sinistra) o il Passo delle Scalette (a destra): in ambedue i casi sono lunghi giri.
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