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Regione: Lombardia (Bergamo) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Campelli Provincia: Bergamo Punto di partenza: Ceresola di Valtorta (q. 1350 n) Versante di salita: N Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: Primavera-Autunno |
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Lo Zucco Barbesino sorge nella bella conca dolomitica dei Campelli, di fronte al più noto Zuccone Campelli. Per la maggior facilità di accesso rispetto a quest´ultimo, risulta una meta più abbordabile anche ai meno esperti.
Dalla strada statale della Val Brembana, si seguono le indicazioni per Valtorta, e da qui proseguire sino a Ceresola di Valtorta, e rifugio Trifoglio, zona di partenza degli impianti per i Piani di Bobbio. Dal parcheggio seguire la strada asfaltata che riporta le indicazioni per il Rifugio Grassi. La percorriamo brevemente sino ad un bivio, alla base dei prati, ove abbandoniamo il sentiero che a dx ci porterebbe al Rifugio Grassi, e continuiamo a seguire la strada asfaltata che prosegue alla nostra sx. Superiamo un piccolo laghetto artificiale ed una piccola casupola. Poco dopo vedremo un ripido pratone (in inverno una pista da sci) che possiamo risalire per accorciare la salita, bypassando i tornanti. Così facciamo, risalendo il pratone, che poi man mano si trasforma in sentiero e rocce, sino a giungere al punto in cui scavalliamo versante, e vediamo sotto di noi i piani di Bobbio e davanti a noi il complesso delle Grigne. Alla nostra sx vedremo dei cartelli indicatori ed una piccola casupola. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Lecco.
Seguiamo le indicazioni per il Rifugio, senza però raggiungerlo, perché di fatto lo supereremo rimanendo sulla sx, seguendo il percorso della seggiovia sopra la nostra testa, in direzione del casello dell’arrivo della nuova seggiovia Camosci nell’omonima valle. Poco prima di arrivare a questa casupola, vedremo, sulla nostra sx, un sasso con un bollo. Imbocchiamo quindi il sentiero per lo Zucco Barbesino che in breve ci porta sull´orlo di una grande dolina (sino a qui il percorso è il medesimo che si deve tenere anche per chi va a fare la ferrata Minonzio). Da qui vedremo due sentieri, sulla nostra dx: uno più alto, che si dirige però verso la ferrata, ed uno, sempre alla nostra dx, ma più basso, che di fatto taglia in traverso le pendici delle Zucco Barbesino. Noi prendiamo questo sentiero, potandoci sul versante opposto, sopra la valle dei Mughi. Teniamo sempre la dx, seguendo gli evidenti bolli. Da qui in avanti il sentiero, mai troppo ripido, in alcuni punti si trasforma in una serie di labili tracce da individuare ma comunque in bolli ci sono sempre. Il sentiero passa per facili roccette (solo in un paio di punti si richiede l´uso delle mani, per maggior sicurezza nella progressione) e pinnacoli rocciosi di una caratteristica valletta. Seguiamo sempre i bolli ed in breve siamo alla croce di vetta.
Come per la salita.
Escursione abbastanza breve, ideale nelle mezze stagioni. Se fatta in inverno occorrono ramponi e piccozza, chiaramente.
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