Poncione della Marcia - 2454 m

Imponente elevazione rocciosa, si trova all’inizio della catena che separa la Val d’Osura dalla Val Verzasca. Presenta due sommità separate da un profondo intaglio, la SE (q. 2381.5 m) e la NW, la vetta (q. 2453.8 m). Dalla strada tra Lavertezzo e Brione Verzasca lo si ammira proprio di fronte e non si può che rimanere estasiati da questa visione; pareti strapiombanti negli avancorpi di fondovalle, dossi boschivi nella parte mediana emergenti da balzi di rocce e circondati da profondi avvallamenti, creste rocciose che contornano una slanciata e possente piramide sommitale. Anche ad W presenta un’impressionante parete, mentre l’ampio versante NE si innalza possente sopra alti costoni boschivi.
La via normale si svolge dal versante NE e infine per la cresta N. L’itinerario è facile (EE) alla portata di tutti gli escursionisti esperti ed è interamente segnalato, con segnavia di colore bianco-rosso-bianco dalla partenza fino a Corte di Sopra e di colore rosso da questo alpeggio fino in vetta.
Grazie alla posizione centrale che occupa nella valle, offre uno spettacolare panorama ravvicinato sulle montagne della regione e oltre.

Dall’autostrada Como - Chiasso – San Gottardo si esce allo svincolo di Bellinzona Sud, dove si imbocca la strada cantonale per Locarno. Si prosegue per un lungo tratto seguendo sempre le indicazioni per Locarno e si arriva alla grande rotonda presente nei pressi dell’aeroporto di Magadino. Qui si prende la prima uscita per Gordola e Valle Verzasca e giunti a Gordola si prende la deviazione che sale nella valle. Si oltrepassano Vogorno, Lavertezzo, Brione Verzasca e si arriva a Gerra Verzasca. Dal cartello di inizio paese si prosegue per circa 1.5 km, fino ad individuare, a sinistra e in prossimità di una curva, un cartello che indica casa comunale e chiesa. Si imbocca questa stradina che poco più avanti, ad un bivio, presenta una curva a gomito e conduce in prossimità della casa comunale e della chiesa. Si lascia l’auto nel parcheggio, non a pagamento, che si trova 50 metri prima della chiesa.

Di fronte alla facciata principale della chiesa, verso monte, inizia il sentiero segnalato. All’inizio c’è una cartina del luogo e un piccolo cartello che riporta semplicemente “Sentiero di montagna” ma ci sono anche i segnavia e il sentiero è sempre ben marcato. Si entra subito nel bosco, si oltrepassano le baite di Saree (q. 1002 m) e più avanti si arriva ai prati inferiori di Vèld (q. 1232 m). Si prosegue ora su di una pista, verso destra, dove si trovano le baite più a N di questo alpeggio e dove ci sono dei cartelli indicatori che riportano la località e le varie direttrici.
Si prende per Cazzai e Rif. Sambuco, in direzione W. I segnavia proseguono sulla destra dei prati, allo scopo di evitare di calpestare l’erba, poi traversano a sinistra ed entrano di nuovo nel bosco, dove la traccia ritorna ad essere ben marcata. (Attenzione ai grossi cani di protezione delle greggi, non bisogna guardarli negli occhi perché per loro è una sfida, bisogna fermarsi, non muoversi e aspettare che si calmino, non inframmettersi tra loro e il gregge, in questa gita è meglio non portare il proprio cane al seguito).
Nel prosieguo si arriva ai prati di Conscina (q. 1452 m) e si continua a salire, sempre su sentiero ben marcato fino a Corte di Sopra (q. 1731 m). Dai cartelli indicatori di questa località, si abbandona il sentiero che, verso destra, conduce a Cazzai e si prende una traccia, inizialmente non segnalata, che sale diritta all’ultima baita di questo alpeggio, distante 30 metri (vedi prima immagine di dettaglio). A monte di questa baita c’è una fontana e qui iniziano i segnavia di colore rosso che ci condurranno in vetta al Poncione della Marcia.
Oltrepassata una macchia di larici, si prosegue sulla destra, tra cespugli di rododendri e massi, allo scopo di aggirare i salti rocciosi soprastanti. Si sale poi in linea più o meno retta, entrando più avanti in un largo canalone. I segnavia si portano al margine di destra dell’avvallamento per evitare di risalire le colate di ganda. Si sale a lungo, fino a giungere sotto le scogliere della cresta che congiunge la Cima di Cazzai al Poncione della Marcia.
I segnavia traversano sotto queste pareti verticali (vedi seconda immagine di dettaglio) e già da questa prospettiva è perfettamente individuabile l’alta croce sulla vetta del Poncione. Poi si supera un facile gradino roccioso e una breve placchetta, attrezzati con corda fissa e poco più avanti si sale sulla cresta N. Scavalcando o aggirando i blocchi si arriva in vetta senza particolari difficoltà.

Come per la salita.

Ulteriori informazioni o immagini di questa o di altre ascensioni da me effettuate e presenti su vie normali.it, possono essermi richieste all’indirizzo email: vardinellipiero@interfree.it

Immagine ripresa a Corte di Sopra	All’inizio del traverso ascendente sotto le scogliere della cresta N	Panorama di vetta, verso NW

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