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Monte Bianco - Via normale italiana4.807 mIl Monte Bianco è la cima più elevata d'Europa, ad esclusione delle vette della catena caucasica. La quota rilevata nel settembre 2009 ne attesta l'altezza a 4.810,45 m, sebbene l'altezza vari in funzione delle precipitazioni nevose e all'accumulo della neve da parte dei venti. Infatti sotto la calotta sommitale ghiacciata si trova la cima rocciosa, a quota 4.792 m e spostata di 40 m circa più ad ovest rispetto alla vetta di ghiaccio. Lo spessore di ghiaccio e neve che la sovrasta è compreso fra i 16 e i 23 m. Scalare il Monte Bianco per la via normale italiana non è un'impresa di particolare difficoltà, ma richiede bel tempo stabile, un ottimo allenamento ed esperienza alpinistica su ghiacciaio ed alta quota. L'ambiente glaciale è spettacolare, immersi in grandiosi ghiacciai e circondati da vette, pareti, creste e colate di ghiaccio. La sensazione che si ha in vetta è diversa rispetto a quella che si ha sulla cima di altre montagne: lo sguardo non ha cime più elevate intorno su cui posarsi, in qualsiasi direzione si guardi non si può fare che guardare più in basso. Particolarmente notevole è la curvatura dell'orizzonte che si riesce ad apprezzare. Il tracciato della via normale italiana per il Mur de la Cote e la cresta delle Bosses La cima può essere raggiunta da due vie normali italiane: una dal Rif. Torino attraverso il vasto ghiacciaio del Gigante ed una dalla Val Veny lungo il ghiacciaio del Miage e passando per il Rif. Gonella. Nel primo caso si può risparmiare un notevole dislivello grazie alla funivia da Courmayeur al Rifugio Torino, cosicché il dislivello si riduce a 1400 m di salita, ma su un percorso piuttosto lungo e faticoso nel tratto di risalita dei ripidi pendii glaciali del Mont Blanc de Tacul, del Mont Maudit e del Mur de la Cote. La salita dalla Val Veny richiede invece un grande impegno fisico, dovendo affrontare 3200 m di dislivello in giornata, a meno che non si decida di trascorrere un'intera giornata al Rifugio Gonella. La salita per il versante del ghiacciaio del Miage presenta anche delle difficoltà tecniche maggiori rispetto alla salita dal Rif. Torino o dalla normale francese, con il superamento di un ghiacciaio particolarmente crepacciato e la cresta finale delle Bosses. Tale cresta richiede una particolare attenzione in caso di neve fresca o ghiaccio duro ed è da evitare in presenza di forte vento, essendo una cresta di neve in alcuni tratti alquanto stretta ed affilata.
Punto di partenza: La Visaille, sbarra strada Val Veny (q. 1650 m)
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