Modesto rilievo tra il Corno di S. Colombano e la Cima di Piazzi. Abbastanza frequentato durante la stagione dello sci-alpinismo, il cui itinerario ricalca in gran parte quello estivo. Non riscuote però lo stesso interesse come meta escursionistica. Ciò è sicuramente dovuto alla vicinanza di vette ben più note e ambite. Tuttavia, è un´escursione piacevole che offre interessanti aspetti naturalistici e panorami unici. Alcune carte riportano ancora un’estesa copertura glaciale nel vallone a W della vetta, dove passa la via normale proposta qui di seguito, in effetti il Ghiacciaio Rinalpi è ormai estinto, ma non è raro che nella parte alta di questo vallone sia presente neve che può richiedere l’uso di piccozza e ramponi. Bellissimo il panorama di vetta sulla conca di Bormio e sulle montagne del settore occidentale del Gruppo Ortles-Cevedale, ma il vero spettacolo lo si può ammirare percorrendo la Valle Lia, sul maestoso versante N della Cima di Piazzi.
Da Bormio si segue la SS dello Stelvio e al 3° tornante la si abbandona per svoltare a sinistra, verso Livigno, sulla SS del Foscagno. Dopo aver valicato il ponte sull’Adda la strada raggiunge Premadio e Torripiano e poi si addentra nella piana che precede Isolaccia. Da questa località, prima del ponte sul Torrente Viola Bormina, si prende a sinistra una strada che conduce al parcheggio, dove inizia la carrozzabile per Madonna di Presedont (q. 1760 m) e la Valle Lia. D’estate lungo questa stradina vige il divieto di transito per i veicoli non autorizzati (nel 2011 il divieto vige dal 23 luglio al 21 agosto, informazioni presso il Comune di Valdidentro).
Dal parcheggio si segue la stradina della Val Lia che, sale nel fitto bosco sulla destra idrografica del Torrente, passa dalle Baite di Pezzèl e conduce alla chiesa della Madonna di Presedont (q. 1760 m). Qui si può giungere anche partendo dalla frazione di S. Carlo (q. 1580 m), circa 4 km dopo Isolaccia, scendendo lungo la stradina che verso S conduce al Ponte della Valle (q. 1523 m), sul Torrente Viola Bormina e poi risalendo il sentiero che si immette nella stradina della Val Lia.
In ogni caso, si tralascia poi a destra la stradina per la Val di Cardoné e si prosegue lungo la Val Lia, fino a raggiungere, al termine del bosco, la Malga Borron (q. 2057 m). Da qui si prosegue ancora a mezzacosta in direzione S, verso il fondo del vallone. Il sentiero lascia il posto a semplici tracce e poi, seguendo la curva del vallone, si piega a sinistra (SE). Giunti a un pianoro a circa (q. 2450 m), si prosegue verso SSE nell’avvallamento morenico fra la Cima di Piazzi a destra e il Monte Rinalpi a sinistra.
Con percorso evidente, si risalgono senza difficoltà i ripidi cordoni morenici basali, a cui fanno seguito altri cordoni morenici intermedi. Si prosegue per facili pendii detritici che conducono al Colle Rinalpi, a W della vetta. Già prima di raggiungere il colle, si piega a sinistra e per un pendio elementare si raggiunge la cima.
Come per la salita.