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Gran Paradiso - Via normale4.061 mIl Gran Paradiso è l'unica cima che supera i 4.000 metri di altezza che si trova completamente in territorio italiano. L'altezza e l'isolamento rispetto alle montagne circostanti lo rendono ben riconoscibile anche da lontano, sebbene abbia un aspetto alquanto diverso visto dai vari versanti: a nord-nordovest precipita il lungo e bianco lenzuolo di neve e ghiaccio della parete nord, su cui corre diritta per 600 m una delle più classiche salite di ghiaccio delle Alpi; sul versante di Cogne precipita con pareti di roccia e ghiaccio sul grande ghiacciaio della Tribolazione; a sud presenta una elevata bastionata rocciosa che fa da muro di contenimento del ghiacciaio su cui, da ovest, sale la via normale. Caratteristica della cima è il torrione di rocce a strati orizzontali, posizionati l'uno sopra all'altro come dei libri, sormontato da una bianca Madonnina. Il passaggio più impegnativo della salita al Gran Paradiso è proprio il raggiungimento della statuetta di vetta! Per altro la vera sommità è di pochissimo più alta ed è spostata verso nord. La vicinanza delle altre tre belle cime della Tresenta, Ciarforon e Becca di Montciair permette di trascorrere un bel fine settimana alpinistico completando un quartetto di vette di tutto rispetto.
Il Gran Paradiso visto dalla cima della Tresenta La salita per la via normale al Gran Paradiso può avvenire da due diversi punti di partenza: il Rifugio Chabod o il Rifugio Vittorio Emanuele II, entrambi raggiungibili da Pont Valsavaranche. La scalata inizia prima su pietraie e morene e poi prosegue su ghiacciaio, in alcuni punti con diversi crepacci, soprattutto se si sale dal lato del Rif. Chabod. Alla fine del catino superiore del ghiacciaio si compie una curva verso sinistra che porta alla crepacci terminale, superata la quale si risalgono delle rocce fino ad un paio di metri sotto la Madonnina sulla vetta. Per raggiungerla bisogna superare un espostissimo passaggio a picco sul ghiacciaio della Tribolazione, 600 metri più in basso! Questo passaggio, insieme alle possibili insidie del ghiacciaio, costituisce la difficoltà alpinistica maggiore, altrimenti la via normale al Gran Paradiso è poco più di una passeggiata ad alta quota, con difficoltà F+. In ogni caso è necessario tenere conto dell'allenamento necessario per salire e scendere i 2100 m di dislivello che separano il punto di partenza dalla vetta, per affrontare una quota elevata e per la lunghezza del percorso. La salita per la via normale va affrontata con buone condizioni meteo, in quanto in presenza di nebbia possono esserci difficoltà di orientamento si asul ghiacciaio che sulla pietraia della morena, in particolare verso il Rif. V. Emanuele II. Ben diversa è invece la salita per la bellissima parete nord: 600 m di scivolo ghiacciato con pendenza fino a 60°, passando a sinistra di un grande seracco pensile e uscendo sulla stretta ed affilata cresta di neve. La difficoltà di tale salita è AD+/D a seconda delle condizioni del ghiaccio e va affrontata con velocità, allenamento e buone condizioni del ghiaccio, tipicamente non oltre il mese di giugno.
Punto di partenza: Pont Valsavaranche (q. 1960 m)
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