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Punta da l'Albigna (Via Steiger + Spigolo W) - 2824 m


Relazione della salita - Cima n° 3304


Via Normale Punta da l'Albigna (Via Steiger + Spigolo W)

Punta Albigna: la Via Steiger attacca alla base dello sperone di destra
Regione: Estero (EsteroSvizzere

Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino

Provincia: Estero

Punto di partenza: Stazione di arrivo della funivia dell´Albigna (q. 2096 m)

Versante di salita: NW

Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m

Tempo di salita: 6,30 h - Totale: 8,30 h

Periodo consigliato: estate

Valle: Val Bregaglia - Altre cime della Val Bregaglia
Punti di appoggio: Capanna Albigna (q. 2336 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Difficoltà:   EE - AR - VI- - D (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 92 - Chiavenna, Val Bregaglia 1:50000
Autore: Irene G.  Profilo di Irene G. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 14/08/2019
Data pubblicazione: 17/08/2019
N° di visualizzazioni: 3427
N° voti: 0

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Introduzione:

Percorrendo la panoramica diga del Lago dell´Albigna, salta subito all´occhio una bellissima piramide di roccia che sovrasta la Capanna Albigna e l´omonimo Lago: si tratta della bellissima Punta da l´Albigna.
Per raggiungere la sua sommità, è necessario percorrere il divertente Spigolo W (IV/IV+) che, a sua volta, dev´essere raggiunto tramite una delle tre vi di roccia che si sviluppano lungo la parete NW di questa bella montagna.
La relazione sotto descritta, propone una splendida combinazione di due vie altrettanto spettacolari per raggiungere la vetta della Punta da l´Albigna: la Via Steiger + lo Spigolo W. Questo itinerario, pur non presentando elevatissime difficoltà tecniche (max 5c), non è affatto da sottovalutare, a causa della lunghezza della salita (850m di sviluppo), dell´ambiente di alta montagna severo e atratti molto esposto e della chiodatura "alla svizzera" (ovvero abbastanza lunga. Soprattutto lungo lo Spigolo W, a parte le soste, anche se le difficoltà non superano mai il IV/IV+, la chiodatura è pressochè inesistente: la media è di un paio di chiodi a tiro!).
Se si sceglie di percorrere entrambe le vie per raggiungere la cima (in alternativa, al termine della Steiger, è possibile scendere per tracce ed ometti), bisogna mettere in conto un´elevata probabilità di perdere la funivia (bisogna dunque essere molto veloci e, nel caso, percorrere in conserva le lunghezze più semplici). Nonostante ciò, si tratta di un itinerario da non perdere, sia per la bellezza della roccia e dell´arrampicata, sia per l´ambiente in cui si svolge.


Accesso:

Da Chiavenna seguire la strada per il Passo del Maloja. Superare la dogana e, dopo l´abitato di Vicosoprano, presso la località Pranzaira, sulla destra della strada, parte la funivia per la diga dell´Albigna (al mese di giugno 2018: CHF 22 andata e ritorno; prima corsa h. 7,00; ultima corsa h. 16,45).


Descrizione della salita:

Dalla stazione di arrivo della funivia, dirigersi verso la diga che racchiude il bacino del Lago dell´Albigna. Attraversare la diga e seguire le indicazioni per laCapanna Albigna (q. 2336 m), raggiungibile in quaranta minuti circa dalla partenza. Dal rifugio tralasciare sulla sinistra le indicazioni per la Capanna Forno, quindi, seguendo i bolli bianco-azzurri, scendere in direzione del Lagoper circa 200m fino ad incontrare un ponte in legno, che permette di attraversare agevolmente il fiume.
A questo punto, abbandonare definitivamente il sentiero segnato bianco-blu e risalire il ripido pendio di enormi sassi puntando allo sperone di destra della parete (su quello di sinistra partono le vie Mueli e Tempi Moderni). Alcuni ometti portano all´attacco della Via Steiger, riconoscibile grazie alla presenza di due spit di sosta alla base di una bella e compatta placca (in realtà, così facendo, si salta il primo tiro di 3b per nulla frequentato e dalla roccia poco bella).

L1: risalire la compatta placca che, fino al primo spit, è di completa aderenza. Poi, per terreno sempre placcoso ma più appoggiato e con qualche fessurina raggiungere la sosta alla base di un piccolo muretto - 4a 30m

L2: salire il muretto a destra della sosta quindi seguire la facile cresta fino ad un saltino verticale ma ben appigliato (più facile sulla destra), che porta alla successiva sosta - 4a 35m

L3: placca un poco delicato a destra della sosta poi per terreno più facile lungo la cresta fino alla sosta - 4b, 3b 40m

L4: traversare lungo la cresta fino alla base di un bel muro verticale ma fessurato, oltre il quale si trova la comoda sosta su terrazzino - 4c 35m

L5: rimontare la facile rampa un poco sporca da vegetazione e pietrisco fino alla sosta - 3b 40m

L6: dalla sosta salire dritti in direzione di un piccolo muretto (1 chiodo sulla destra) che permette l´accesso ad un vago diedro appoggiato. Risalire il diedro fino ad una cengia, quindi traversare a sinistra fino a raggiungere lo spigolo. Abbassandosi di qualche metro, dietro ad un sasso e su comodo terrazzino, si trova la sosta (lungo questo tiro le corde oppongono un po´ di attrito) - 4b 45m

L7: attaccare la bella parete verticale incisa da solide fessure, quindi risalire un piccolo diedro fino alla sosta su piccolo terrazzino - 5b 25mL8: dalla sosta salire obliquando leggermnte verso destra portandosi sotto la verticale di un bel diedro. Rinviato il secondo spit spostarsi a destra e superare il facile e divertente strapiombino. Per rocce più semplici si guadagna la comoda sosta alla base di un ampio canale detritico - 5b 25m

L9: tiro chiave della via. Ignorare il canale detritico, quindi rimontare lo spigolo in corrispondenza di una spaccatura fino a raggiungere una placca con piccolissime concrezioni. Con passo delicato vincere la placca e proseguire su terreno appoggiato fino ad una sosta a chiodi. Ignorare la sosta e doppiare lo spigolo per poi risalire il bellissimo diedro fessurato (allungare bene le protezioni per evitare attriti) - 5c, 5a 55m

L10: rimontare la placca appoggiata fino a raggiungere una sosta intermedia. Qui svoltare decisamente a destra imboccando un diedro appoggiato che conduce alla sosta in cresta - 3b, 5b 50m

L11/L12: a questo punto percorrere la pianeggiante ma decisamente affilata ed adrenalinica cresta fino a portarsi alla base di un canale detritico da rimontare facendo attenzione ai sassi molto mobili fino alla soprastante selletta dove termina la Via Steiger - 4b, 3a 130m

Dalla selletta seguire gli ometti che si abbassano nel sottostante pianoro, quindi abbandonarli quasi subito per svoltare decisamente a destra. Tra rocce rotte e assolutamente instabili portarsi alla base di un canalino detritico (II) che si risale facendo attenzione alla pessima qualità della roccia. Al termine del canale, seguire l´ampia cengia che traversa verso destra (faccia a monte) fino a raggiungere l´attacco dello spigolo W posto sulla destra di un evidente canale e segnalato dalla presenza di un ometto.

L13: rimontare il muretto per poi doppiare lo spigolo e spostarsi leggermente a destra. A questo punto è possibile sia seguire la variante di 5b in placca (alcuni spit) oppure seguire lo spigolo della via originale per poi ricongiungersi con la variante al termine della placca. Sosta alla basi di un diedro appena sotto lo spigolo con freccia bianca - IV, IV+ 45m

L14: non proseguire nel diedro (alcuni cordini) ma salire a destra ed aggirare lo spigolo con passo un poco delicato. Proseguire dritti tenendosi leggermente a destra dello spigolo seguendo una serie di bellissime fessure verticali (1 friend incastrato) fino alla sosta - IV 50m

L15: sempre lungo lo spigolo per facili rocce rotte (1 chiodo) fino alla sosta alla base di un evidente diedro - III+ 45m

L16: risalire il divertente diedro ben gradinato ed appigliato (1 chiodo) fino a raggiungere la sosta alla base di un altro diedro - III, IV 50m

L17: dalla sosta spostarsi leggermente a destra e con passo un po´ fisico e delicato entrare nel bel diedro che si risale fino alla strozzatura ove si piega a sinistra. Sosta sul comodo terrazzino all´uscita del diedro - III, IV 50m

L18: rimontare lo spigolo per poi spostarsi sulla destra e per facili rocce e fessure sostare su spuntone (da attrezzare) alla base della piccola ed aerea vetta della Punta da l´Albigna (q. 2824 m) - III, III+ 35m

L19/L20: seguire l´aerea ed espostissima cresta che scende verso la cima secondaria della Punta da l´Albigna (più facile se se aggira la vetta principale sulla destra... aereo ma con belle fessure!). Raggiunta la base della cima principale, proseguire per cresta più semplice rimanendo sulla sinistra del filo fino a guadagnare il terrazzino con libro di vetta della cima secondaria - III+, II 90m


Discesa:

Dalla vetta secondaria della Punta da l´Albigna, reperire la sosta della prima calata posta dietro alla placchetta triangolare soprastante il terrazzino. A questo punto occorre effettuare due doppie: la prima di 30 metri e la seconda di 20 metri. E´sconsigliato accorparle a causa dell´elevate possibilità che si possa incastrare la corda.
La seconda calata deposita su di un´esile cengia cosparsa d´erba e roccette che va seguita verso sinistra (faccia a valle). Raggiunto il piccolo intaglio (q. 2760 m) poso tra la Punta da l´Albigna e la q. 2892 m, seguire i numerosi ometti che scendono verso nord in un ampio canalone di detriti affatto stabili (a inizio/tarda stagione è possibile trovare neve; informarsi presso la Capanna). Seguendo tracce e ometti scendere per percorso non obbligato (noi siam stati quasi sempre al centro del vallone) fino a raggiungere il fondovalle. Costeggiare il fiume seguendo gli ometti fino alla q. 2330 m circa, ove occorre attraversare il torrente per evitare di scendere fino al ponte in legno attraversato all´andata. Seguendo la condotta dell´acqua o comunque cercando il percorso migliore tra erba e placche appoggiate, si ritorna al sentiero segnalato bianco-blu appena sotto la Capanna Albigna.
Da qui come per la salita.


Note:

Tutte le soste sono attrezzate con 2 spit o spit più cordino in clessidra artificiale da collegare. Utili friends fino all´1 BD e qualche cordino per attrezzare le soste (noi abbiamo usato un solo friends, il rosso dell´1, per assicurare la discesa dalla cima principale lungo l´espostissima cresta... però è meglio averli al seguito!).


© VieNormali.it

Via Normale Punta da l'Albigna (Via Steiger + Spigolo W) - Sulla placca del tiro chiave (L9)
Via Normale Punta da l'Albigna (Via Steiger + Spigolo W) - Alla base del canalino detritico che permette l´accesso allo Spigolo W
Via Normale Punta da l'Albigna (Via Steiger + Spigolo W) - L´esposta cresta per raggiungere le calate
Sulla placca del tiro chiave (L9) Alla base del canalino detritico che permette l´accesso allo Spigolo W L´esposta cresta per raggiungere le calate

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 02/09/2019 dalla redazione di VieNormali.it

  



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