Pizzo Nebbia - 2243 m

Il Pizzo Nebbia è una modesta elevazione a cavallo tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio, sulla linea di confine percorsa del sentiero GVO, in prossimità della più vicina cima di Ponteranica.

Dalla statale della Valle Brembana, percorrere la strada che ci porta in direzione del Passo San Marco e parcheggiare l´auto in prossimità del rifugio Ca´ San Marco. Da qui troviamo il primo segnavia che ci indica a sx il sentiero 101 e trincee della linea Cadorna. Percorriamo questo sentiero che taglia le pendici della lunga cresta che tocca le cime del Monte Cimetto e Monte Verrobbio (volendo si potrebbe percorrere anche queste creste). Il sentiero all´inizio è in leggera pendenza e ci porta ad un bivio ove incrociamo il 101 che svolta a sx (direzione del rifugio Benigni), noi invece continuiamo dritti lungo quello che diventa il 161 (GVO) e ci porta all´evidente passo del Verrobbio,ove possiamo ammirare le trincee della linea Cadorna.

Dal Passo del Verrobbio proseguire scendendo vs sx seguendo i bolli e le indicazione per i Laghi di Pescegallo. Il sentiero perde leggermente quota sino poi a risalire, passando anche per un tratto attrezzato con catene (direi utili solo in caso di neve o sentiero scivoloso), sino ad un passo ove se scendiamo arriviamo ai suddetti laghi. Noi invece attacchiamo subito il sentiero alla ns sx, ove su un grande masso c´è una scritta in rosso che ci indica Pizzo Nebbia. Da qui in poi il sentiero non è più segnalato dai bolli ma la traccia è comunque evidente. Proseguiamo passando sotto le pendici del suddetto Pizzo e aggirandolo, sino a quando, terminata la salita giungiamo ad una zona pianeggiante ove alla ns dx parte la cresta che ci conduce in cima al Pizzo. Da questa prospettiva vediamo molto bene tutto il complesso del Ponteranica, che rimane quindi alla ns sx. La cresta sembra banale ma è da affrontare con la gusta attenzione, in quanto non c´è una vera traccia e in alcuni punti vi sono anche pochi appigli sicuri. Stessa cosa per la discesa, porre molta attenzione. Arrivati in vetta il panorama merita veramente, peccato solo che non ci sia alcuna croce o simbolo in vetta.

Come per la salita. In alternativa si può accorciare, evitando di ripercorrere tutto il sentiero fatto in salita, semplicemente puntando al pianoro roccioso sottostante (si vede bene dalla cima e ci sono anche alcuni bolli sulle rocce) e puntando poi a sx verso il passo del Verrobbio. Da qui si riprende il 161 e poi il 101 fino al rifugio.

Giro molto bello, adatto se non si vuole percorrere un dislivello eccessivo o quando si ha poco tempo, in quanto parecchi passaggi sono in falso piano.

Salita in cresta	Vetta Pizzo

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