Corno dei Becchi - Normale da W - 2822 m

Il Corno dei becchi è una bella cima che si staglia sulla lunga dorsale che va dal Passo del Mortirolo alla Valle del Gavia ed è collocata al vertice della Val Dombastone, tra il Sasso Maurone ed il Passo Maurone ed il Corno di Dombastone. L´attraente vetta è caratterizzata dalla presenza di due sommità a pochissima distanza l´una dall´altra: la Cima Sud-Est (che si raggiunge facilmente) ed il Corno vero e proprio. Il versante Nord di questa montagna, sul quale trovano rifugio stambecchi e camosci, risulta complesso, frastagliato, con aspre e precarie pareti solcate da numerosi, lunghi, ripidi e franosi canali. Il versante Sud, sul quale corre l´altra Via Normale (vedere relazione “Corno dei Becchi – Via Normale da Sud”), è sicuramente quello più “dolce” e addomesticabile. L´itinerario sulla Cresta Ovest, qui descritto, è però senz´altro più avventuroso ed affascinante e permette di sfruttare la Cresta Sud come via di discesa. Recarsi sulla vecchia S.S. 36 a metà tra Sondalo e la frazione di Mondadizza e prendere una stradina bianca che, proprio da sotto il cavalcavia della nuova S.S. 36 risale tutti i prati e costeggia per un tratto il torrente che scende dalla Val Dombastone. Dopo alcune centinaia di metri, poco prima che la stradina si esaurisca presso un ponte, si trova uno spiazzo presso il quale si parcheggia (cartelli con indicazioni).

Dal parcheggio, seguendo le indicazioni per Dombastone, si attraversa il torrente e si imbocca uno stretto e ripido sentiero che sale con alcuni tornanti la sponda di destra (sinistra orografica – attenzione ad un tratto franoso). Poco più in alto il sentiero riattraversa il torrente e, con altri numerosi tornanti, risale tutto il ripido costone boscoso sulla destra orografica della valle. Si supera la Baita di Forcola (m. 1740) e con un´ulteriore lunga e faticosa risalita si raggiungono prima i prati e poi le bellissime Baite di Dombastone, collocate in una posizione sensazionale (m. 2114 – ore 3). Si prosegue in leggera salita sul sentiero dietro le baite (cartello con indicazioni per il Passo di Dombastone) che, traversando lungamente le pendici sud del Corno, conduce negli splendidi scenari dell´alta Val Dombastone. Si giunge in un primo bell´anfiteatro erboso (marmotte) caratterizzato dalla presenza di alcuni grossi massi sui quali un poeta, nei primi anni ´80, ha scritto alcuni versi per decantare il suo amore nei confronti della montagna. Si risalgono per labile traccia i prati alle spalle di detti massi per giungere al centro di un secondo e più grande anfiteatro che chiude la vallata. Siamo in un incantevole scenario d´alta quota, circondati da belle cime. Da destra verso sinistra possiamo distinguere: il Sasso Grande, il Passo di Dombastone, il Sasso Maurone, la bifida cima del Corno dei Becchi e, in fondo alla cresta, il Corno di Dombastone. Ci si ferma (m. 2500 ca. - ore 3¾) quando il sentiero, che qui si fa di nuovo abbastanza evidente, piega decisamente verso destra e risale i detriti fino al Passo di Dombastone. Il nostro obiettivo, invece, è quello di raggiungere la sella tra il Corno di Dombastone e la Cresta Ovest del Corno dei Becchi.

Ci si allontana dal sentiero e, con direzione Nord senza percorso obbligato (preferibilmente portandosi un po´ più a destra di essa - tracce) fra prati e detriti, si raggiunge con un ultimo breve strappetto la sella posta all´inizio della Cresta Ovest del Corno dei Becchi (m. 2550 ca. - ore 4 dalla macchina). Dalla Sella si aggira sulla destra (Sud) un primo affioramento roccioso (traccia) e si sale sulla sommità del dosso erboso alle sue spalle. Si supera una barriera rocciosa a sinistra o a destra di essa tramite canalini erbosi e, tenendosi a destra sotto la cresta, si traversa tutto il successivo pendio erboso fino a giungere sul ghiaione sotto la cuspide sommitale del Corno. Un po´ alla meglio si risalgono gli instabili detriti e si raggiunge, dopo un canalino verso destra abbastanza appoggiato, la base della Parete Ovest del Corno. Prestando la massima attenzione, la si risale tra rocce e cengette erbose cercando i passaggi più facili (I° e II° grado – esposto) e tenendosi più o meno al centro della parete stessa. Superato l´ultimo balzo roccioso (II° - attenzione) si sbuca sulla cima proprio di fronte all´omino di pietre (m. 2822 – ore 1 dalla sella – ore 5 dall´auto).

Dalla vetta si scende facilmente alla stretta forcella che la separa dalla Cima Sud-Est. Con accortezza si risale una paretina appoggiata ma alquanto povera di appigli (5 metri – II°+ - attenzione), si percorre il roccioso ed esposto filo di cresta (tenendosi leggermente sul versante Ovest) e si raggiunge l´ampia sommità della Cima Sud-Est. Si discende tutta la facile Cresta Sud (preferibilmente tenendosi sulle più salde roccette del filo) fino a giungere all´intaglio che la separa dal Sasso Maurone. Con qualche passaggio facile ma un po´ esposto su blocchi rocciosi si raggiunge il punto più alto del Sasso Maurone (m. 2722). Si scende poi per la facile Cresta Sud-Ovest del Maurone fino a giungere al Passo di Dombastone (m. 2546 – 45 minuti dalla cima). Dal passo, su traccia segnata, si giunge in breve al punto in cui, durante la salita, avevamo abbandonato il sentiero. Ora non resta altro che tornare alle Baite di Dombastone e ridiscendere sull´itinerario di salita.

Ambiente solitario. Da evitare con terreno e roccia bagnati. Utile uno spezzone di corda per assicurare i meno esperti.

Lo splendido alpeggio delle Baite di Dombastone.	Il Corno dei Becchi da Ovest. In rosso la salita, in blu la discesa.	Il Corno dei Becchi da Nord.

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