Splendida serie di bianche guglie dolomitiche erose da innumerevoli stagioni, affiora come un´ isola tra il Passo delle Colombe e il Passo del Sole, testimoniando la grande antichità di questo territorio.
Da Milano autostrada dei Laghi per Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire in direzione Passo del Gottardo uscendo a Biasca, dove si imbocca la cantonale per il Passo Lucomagno. Un paio di chilometri prima del Passo, in terreno aperto, sulla sinistra a bordostrada si scorgono i cartelli segnaletici per il Passo del Sole.
Dall´ Alpe Casaccia (grande stalla a una cinquantina di metri dalla strada) per sterrata si va all´ Alpe Gana e poi verso SSE a Lareccio (1909). Da qui si entra a destra nel valloncello di Rondadoira e si segue il sentiero che verso W, passando accanto a lago dei Canali (2180) sale al Passo del Sole. Quando il sentiero, risalito il vallone con blande pendenze, prende a inerpicarsi per raggiungere il valico, lo si abbandona puntando all´ evidente canalone erboso che scende direttamente dalla cresta, dividendo in due il caotico ammasso di guglie. Quando la salita tra erba e rocce diviene estremamente ripida, si prende una costola sulla sinistra del canale che permette una salita un poco più agevole e con un ultimo, breve traverso, si è al colle. Dal colletto si segue la cresta di sinistra, che con passaggi di II/III grado dopo una cinquantina di metri culmina in una anticima. Si scende una quindicina di metri, tenendosi sul versante da cui si è saliti, e ad un intaglio si passa sul lato opposto da cui si vede il castello sommitale sormontato da una banderuola metallica. Con arrampicata traversale si raggiunge un´ ampia cengia che porta alle rocce terminali,un´ ultima breve scalata in fessura di un paio di metri e si è sull´ esigua vetta.
Tornati al termine della grande cengia, si prende il ripido canale di pietrisco che verso sinistra porta ad un pendio erboso chiuso da una cresta rocciosa interrotta da una breccia tra pareti alte una decina di metri. Si traversa alla breccia con forte esposizione e per roccette si riprendere la cresta di salita una decina di metri sopra il colletto. Con una breve doppia, o disarrampicando, si torna al colle da dove si divalla per l´ iinerario di salita.
Salita breve, esposta, roccia non sempre di buona qualità ma tuttavia di soddisfazione dovendosi cercare da sè la via.
