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Piz Lagrev - 3165 m

Via Normale Piz Lagrev
In cima alla vetta sciistica del Piz Lagrev


Regione: Estero Agrigento
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula
Punto di partenza: Piccolo parcheggio poco prima dell’Alp Güglia (q. 2170 m ca.)
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 1050 m - Totale: 2100 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,30 h
Difficoltà: EE - AG - PD-
Periodo consigliato: aprile - maggio
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: C.N.S. 1:25.000 foglio n°1256 Bivio e foglio n°1257 St. Moritz, 1:50.000 foglio n°268S Julierpass
Autore: Gabriele Attanasio
Data della salita: 12/04/2009
Data pubblicazione: 27/04/2009
N° di visualizzazioni: 13784


Introduzione:

Il Piz Lagrev, la cui vetta non è visibile per 3/4 del percorso, risulta invece maestoso e con alte pareti rocciose sia dallo Julierpass (versante Nord) sia da Sils o dal Passo Maloja (versante Sud). Alle sue pendici sorgono i piccoli centri abitati di Maloja e Sils (Sud), Silvaplana (Est) e Bivio (Nord-Est) in Val Sursette (Oberhalbstein). L’itinerario qui descritto è una classicissima dello scialpinismo.


Accesso:

Sulla strada che da Silvaplana porta allo Julierpass, all’inizio del lungo rettilineo che conduce al passo, poco prima dell’Alp Güglia (m. 2195), si incontra sulla sinistra un piccolo parcheggio (m. 2160 ca.). Lasciata l’auto si attraversa un ponticello e ci si incammina in lieve pendenza verso il lungo vallone che scende dal Vadret Lagrev (S). Dopo qualche centinaio di metri si piega, con pendenza più marcata, verso la maestosa Parete Ovest del Piz Polaschin (m. 3013 - SE). Arrivati con alcune svolte e con un po’ di fatica ai piedi della parete (Gianda Polaschin) si traversa in direzione di un piccolo e ripido pendio che risulta essere l’unico modo agevole per accedere alla parte superiore del vallone (Sud). Passato questo tratto si rimontano alcune gobbe e sempre faticosamente ma con minore pendenza, si perviene alla conca pianeggiante ai piedi del Vadret Lagrev dove è situato il lago Lej Nair (m. 2721 - ore 1,30 dall’auto - completamente ricoperto dalla neve).


Descrizione della salita:

Con pendenza che si fa di nuovo molto marcata si mette piede sul ghiacciaio, puntando verso la selletta che coincide con il punto più basso della cresta a ferro di cavallo che racchiude la vedretta (SW). Con molte svolte si giunge al punto più ripido, pochi metri sotto la sella, che in estate coinciderebbe con la crepaccia terminale del ghiacciaio, che si supera con un traverso un po’ precario (attenzione!) verso destra (W) su esile traccia. Dal passo (m. 3080 - ore 2 dall’auto) si sale un ripido pendio a destra (NW) ed in pochi minuti si arriva sulla tondeggiante calotta della cima sciistica (m. 3109) dalla quale si gode di un ottimo panorama sia sull’Engadina che sulla zona dello Julierpass e sulla cresta finale tramite la quale si accede alla vetta. Calzati i ramponi, con un sali-scendi ed un breve traverso su un pendio mediamente inclinato si raggiunge la cresta NE del Lagrev, che si percorre tenendosi sempre sul versante meridionale (Engadina) prestando estrema attenzione al superamento di un breve saltino roccioso e alle enormi cornici, fino a mettere piede sul piccolo pianoro sommitale della vetta (m. 3165 - ore 2,30 dall’auto - splendido panorama a 360° con vedute indimenticabili sull’Engadina e il Gruppo del Bernina e, soprattutto, sul Piz Julier che si erge maestoso dall’altro lato della valle).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Itinerario molto diretto, tutto in faticosa salita tranne un brevissimo tratto in falso piano in prossimità del Lej Nair e un breve saliscendi sulla cresta sommitale. Anche se il dislivello non è dei “peggiori” richiede un buon allenamento. Se la neve non è buona (specialmente durante la discesa) fare molta attenzione al traversino sotto la sella. Con molta neve ben assestata, non essendovi rocce affioranti, la cresta non presenta particolari problemi. Tuttavia, data l’esposizione, è da percorrere sempre con cautela. Nella prima parte, oltre lo splendido ambiente al cospetto della Parete Ovest del Polaschin, la vista è dominata dal Piz Julier (m. 3380), che con la sua mole risulta quasi opprimente. Molto bello il tratto in cresta con cornici maestose. Panorama mozzafiato a 360° dalla cima.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 16/07/2011 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Piz Lagrev - Al cospetto della Parete Ovest del Piz Polaschin

Al cospetto della Parete Ovest del Piz Polaschin

Via Normale Piz Lagrev - Sulla cresta sommitale, scendendo dalla vetta
Sulla cresta sommitale, scendendo dalla vetta

Via Normale Piz Lagrev - In discesa verso il ghiacciaio
In discesa verso il ghiacciaio
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